È finalmente fruibile. Dal 27 gennaio è acquistabile presso i canali online iTunes, Spotify e Amazon, nonché in tutti i negozi di dischi, l’album del concerto che i Rockin’1000 hanno tenuto la scorsa estate all’Orogel Stadium di Cesena.
270 voci, 270 chitarristi, 270 bassisti, 270 batteristi, 30 tastieristi, 30 violinisti, 30 suonatori di cornamuse e un grande, gigantesco palcoscenico. Quel che vide il comune di Cesena il 24 luglio 2016 fu una location impressionata dall’abilità di 1.160 musicisti alle prese con alcuni dei brani che hanno fatto la storia del rock’n’roll fino a giungere ad alcune perle del nuovo millennio.
Le registrazioni hanno avuto inizio con l’incedere dei violini di “Bitter Sweet Symphony” dei Verve. Entrando agiatamente nelle orecchie dello spettatore prima e dell’ascoltatore poi, i Millini caricano con “Come Together” dei The Beatles. Inutile sottolineare la maestria del direttore d’orchestra Marco Sabiu e dei guru di ogni strumento nell’avere contribuito alla creazione di qualcosa di Grande. Qualcosa studiato nei minimi particolari e senza sbavature, grazie anche al contributo di nomi noti quali Saturnino, Federico Poggipollini, Mac dei Negrita e Cesareo degli Elio E Le Storie Tese.
Travolgenti sono le tastiere presenti in “Gold On The Ceiling” del duo musicale dei The Black Keys in apertura e accompagnamento alle voci nel refrain. Con un assolo di batteria i Mille intonano la pietra miliare “Born To Be Wild” ed è subito febbre per i canadesi Steppenwolf, i quali saranno successivamente soppiantanti dal singolo blues rock “Jumpin’ Jack Flash” dei The Rolling Stones, un’altra prova della versatilità dei componenti della band e della cultura musicale di Fabio Zaffagnini e del suo team.
Dateci 48 secondi di cornamusa e lo stadio sarà avvolto da un boato. La batteria dà il ritmo e accende gli animi dei rocker più classici. “It’s A Long Way To The Top” è una bomba che vede al principio le prime voci femminili e le seconde voci maschili ricongiungersi verso il chorus di una delle canzoni apripista per gli AC/DC. Noi ci lasciamo scandire dai brividi e certo non asciughiamo le lacrime che solcano il viso illuminato dall’emozione.
Indietreggiamo verso l’epoca del rockabilly e balliamo sulle note di “C’Mon Everybody”, uno dei brani più celebri di Edward Cochran (accanto, naturalmente, a “Summertime Blues”). Ed è un fiorire di bandane dai colori sgargianti, di rossetti rosso fuoco e acconciature anni ’50 per donne e per uomini. Dalle vivaci note di “C’Mon Everybody” Marco Sabiu ha deciso di spingersi verso altre sonorità: ci rechiamo dunque con l’immaginazione a quella coreografia di triangoli ispirata alla locandina di Arancia Meccanica per “Seven Nation Army”, o Salvation Army, come usava storpiare da bambino Jack White dei The White Stripes.
Seguono il punk dei Ramones di “BlitzKrieg Bop” e l’inno generazionale dei Nirvana “Smells Like Teen Spirit”. Non c'è che dire, i Nirvana ottengono ancora consensi e questa interpretazione da parte dei Mille sarà una delle più alte dell’intero esperimento. Dal grunge anni ’90 passiamo al rock del Duca Bianco. Con un omaggio all’artista recentemente scomparso, “Rebel Rebel” sarà accolta da applausi e fischi di gioia.
Sirene di polizia e ambulanza danno il via a “Police On My Back” dei The Clash, uno dei riadattamenti da parte dei Mille dal contenuto socio/politico di impatto.
A seguito del punk inglese di Joe Strummer & Co., i Mille si dilettano con la poesia della Sacerdotessa del rock Patti Smith nella cover di “People Have The Power”. Dell’amico Neil Young è la celebre proposta “Rockin’ In The Free World”, che lascia posto a una “Song 2” distante dall’originale versione del Blur e prolungata dai distorsori delle chitarre e da un incessante battere di piatti.
Siamo giunti al termine ed è tempo di medley: in 4 minuti e poco più i Millini ci deliziano con estratti strumentali degli emozionanti Jimi Hendrix e Led Zeppelin per chiudere l’album con “Learn To Fly”, brano che ha dato il via e ha chiuso il cerchio di questo incredibile progetto.
Ora ci chiediamo: potrà una canzone cambiare il mondo?
“Stick together, no more conflicts, play rock’n’roll!”