Rocky Horror
Sciogli Il Tempo

2015, Protosound Records
Crossover

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 28/01/15

Negli ultimi sei, sette anni il Crossover ha avuto una spaventosa parabola discendente verso l’oblio. Sopravvivono giusto i capisaldi del genere, quindi Rage Against The Machine (anche se il ritorno su disco continua a tardare), Limp Bizkit, Korn e (in parte) Linkin Park, ma, appunto, fatta eccezione degli ultimi due, sopravvivono, non è che godano di una così buona salute. Questo è, tuttavia, un discorso che tange poco il territorio italiano, dove il Crossover non è mai esploso completamente, se non con i Linea 77 nell’epoca di “Fantasma”, ma che comunque continua a pulsare soprattutto in quello che un tempo veniva definito ambiente underground.

Dopo 13 anni di vita e dopo 9 anni dal primo album, i Rocky Horror si presentano in questi giorni con “Sciogli Il Tempo”, disco che ha al suo interno così tante collaborazioni da far invidia ad un party rock: Pino Scotto, Vince Carpentieri, Mr. T-Bone,Ru Catania e Simone Martorana sono solo alcuni dei nomi che hanno partecipato, ed il risultato è vario, molto vario, ma non così tanto da risultare completamente slegato, merito anche di una tracklist ben studiata per non stancare l’ascoltatore: si passa in maniera naturale da una prima parte molto tosta ad una centrale un po’ più morbida dal punto di vista dell’impatto sonoro, per poi concludere con picconate di decibel e chitarre così secche da risultare incredibilmente abrasive.

Il momento migliore di “Sciogli Il Tempo” non è tanto la pur bella title track che vede la presenza dell’inossidabile Pino Scotto al microfono, ma “HC”, il brano che chiude simbolicamente un album sorprendente, testimonianza di come un genere tanto agonizzante nei paesi anglofoni qui in Italia abbia ancora una ragion d’esistere. Testi socialmente impegnati, che vanno al di là dei vacui luoghi comuni, arrangiamenti che non rimarranno nella storia, ma sicuramente nella testa di chi li ascolta, una produzione così essenziale che risulta anacronistica eppure efficace, in un periodo in cui più la ricerca di un sound corposo fino all’inverosimile è un dictat per molti.

Il Crossover è vivo, pulsa e sputa veleno misto a sangue, ma è vivo. Perlomeno, in Italia. Perlomeno, grazie a band come i Rocky Horror.



01. Non C'è Tempo
02. Sai Com'è
03. Quello Che È Perduto
04. Gridalo Forte
05. Stop Al Panico
06. Lara Vive
07. Ancora Non Ti Basta
08. Lo Spazio Che Ti Spetta
09. HC
10. Stop Al Panico (Remix)

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