Rudy Rotta
The Beatles vs The Rolling Stones

2014, Slang Music
Blues Rock

Recensione di Federico Mainardi - Pubblicata in data: 19/09/14

Quante volte, in vita vostra, avete ascoltato pezzi di Beatles e Rolling Stones risuonati? Domanda retorica, naturalmente; il successivo interrogativo dovrebbe quindi riguardare il senso di un’uscita discografica che ripropone i brani firmati da Lennon/McCartney e Jagger/Richards… Bene, sgombriamo subito il campo da ogni apprensione: il diciassettesimo album che onora la carriera del bluesman Rudy Rotta è un lavoro lontano anni luce dalla sciatta raccolta di cover.

 

Classe 1950, Rudy Rotta è uno dei motivi di orgoglio dell’Italia che suona (che suona per davvero!), noto, desolatamente, più all’estero che nel Bel Paese; uno che nell’arco della sua carriera quarantennale ha collaborato e condiviso il palco con mostri sacri quali B.B King, John Mayall, Robben Ford, Brian Auger ed Etta James. Musicista blues per vocazione, Rotta non ha mai dissimulato il suo amore per la “british invasion”, tanto da realizzare nel 2001 il gradevole “Beatles in blues”; oggi, a cinquant'anni esatti dall’uscita del primo disco degli Stones, il Nostro si cimenta in modo personalissimo coi temi più celebri delle due storiche band antagoniste, fusi insieme a formare brani diadici che danno letteralmente corpo alla sfida “The Beatles vs The Rolling Stones”. L’operazione rivendica, dunque, una certa originalità tanto per l’interessante format, che traduce in prodotto discografico la questione da sempre dibattuta della competizione tra i grandissimi, quanto per l’arrangiamento del materiale in una chiave rock-blues molto attuale, elegante e sanguigna. L’intrinseca capacità di attualizzazione è, in effetti, l’ulteriore motivo per cui “The Beatles vs The Rolling Stones” si fa apprezzare. Se nessuno dei più giovani appassionati di rock suole negare che i pezzi di Beatles e Stones siano imperituri, è altrettanto certo che non tutti loro sono avvezzi alle registrazioni di 50 anni fa; questo disco ha il grande pregio di far percepire, nella sua immediata godibilità e modernità, l’autentico valore delle composizioni che ripresenta. Nella misura in cui la vera opera d’arte è quella in cui ciascuna generazione può identificarsi e ritrovare qualcosa di attuale, l’operazione di Rotta è tanto più pregevole perché in grado di esibire, con rinnovata freschezza, l’impareggiabile qualità artistica dei brani che non solo hanno fatto la storia del rock, ma che tuttora sono in grado di decretarne il fulgore.

 

Paradossalmente potrebbero essere proprio i fan di primissima data a venir meno sedotti da queste versioni rimaneggiate: valga per loro l’aforisma di Billie Holiday opportunamente inserito nel booklet (una vera e propria dichiarazione di intenti da parte di Rudy Rotta): «Tutti dobbiamo essere differenti. Non si può copiare un altro, e nello stesso tempo pretendere di arrivare a qualcosa»; mentre a chiunque non abbia vissuto in prima persona la lontana stagione dei Sessanta, e sia curioso di capire come riesca l'atto quasi impossibile di essere diversi proponendo materiale arcinoto, consiglio vivamente l’ascolto di questo bel disco.





01. Simpathy For The Devil - Come Together
02. Get Off Of My Cloud - Ticket To Ride
03. Ruby Tuesday - Strawberry Fields Forever
04. Under My Thumb - Things We Said Today
05. Tell Me - While My Guitar Gently Weeps
06. As Tears Go By - Here, There And Everywhere
07. Miss You - Rocky Raccoon
08. (I Can't Get No) Satisfaction - Ob-La-Di, Ob-La-Da
09. You Can’t Always Get What You Want - Let It Be
10. The Last Time - Day Tripper
11. Lady Jane - Julia
12. Con Le Mie Lacrime (bonus track)

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