Sanguine
Black Sheep

2016, OMN Label Services
Alternative Metal

Recensione di SpazioRock - Pubblicata in data: 18/02/16

Articolo a cura di Tiziano D'Adamo.

 

Il mondo della musica è talmente vasto da offrire, oltre al suono, una vasta gamma di storie e destini: ci sono band strepitose che trascorrono la loro carriera nel completo anonimato, ci sono band che, nonostante i loro splendidi dischi, non ottengono il successo che dovrebbero meritare e poi ci sono band che raggiungono un certo livello di fama e di approvazione senza aver pubblicato neanche un album. Tra questi ci sono i Sanguine, quintetto inglese con un curriculum pieno di esperienze che includono grandissime band e ottimi show, tra cui uno al Download Fastival. La lista si conclude con l'uscita del loro primo ufficiale album in studio: Black Sheep.


A giudicare dal feedback che hanno ricevuto i ragazzi sembrano avere le idee chiare. Il lavoro è un disco alternative metal, piuttosto breve e semplice, ma con un'articolata varietà di stile e suono. 10 tracce fini a se stesse, con un'identità propria ma legate l'una all'altra da un sottile filo che ne identifica una provenienza comune, evidenziando la compattezza dell'album. Il sound è molto più leggero di quanto ci si potrebbe aspettare da una band metal, ma comunque aggressivo e con un pizzico di eleganza. La voce è cucita come un ricamo sulla musica, graffiante e melodiosa, che, alternando canto pulito e scream, è in grado di creare miscele agrodolci, adesso raccapriccianti adesso suadenti.

 

Il disco si articola su una setlist breve ma d'effetto, molto piacevole. Ad aprire l'opera tre pezzi piuttosto decisi, tra cui la breve "Breaking Out" che con un'energia crescente lascia spazio a "Pretty Girl" e al singolo "Empty". Con "Save Me" l'eleganza e la melodia iniziano a farsi sentire per poi sbocciare in "Carousel" e ""Breathe Out" in cui le percussioni sono addirittura assenti. Si torna sull'aggressivo con la coppia "Black Sheep" e "Social Decay" e si chiude di nuovo in melodico con gli ultimi due brani. Su 10 tracce, 4 con tonalità molto dolci potrebbero sembrare eccessive, ma le altre, anche grazie alla presenza di uno scream maschile, fanno pendere la bilancia dall'altro lato, creando un equilibrio perfetto. E' un disco che si può apprezzare anche al primo, distratto ascolto ma ha molto da offrire anche a orecchie attente in cerca di dettagli particolari.

 

E' forse questa la combinazione che ha fatto scaturire tutto il loro successo. I Sanguine si sono affermati come una band dalla forte personalità e un sound caratteristico, due elementi vincenti ed essenziali. "Black Sheep" oltre ad essere un album che esprime a pieno le loro potenzialità è un'ottimo biglietto da visita per una grande novità emergente che ha ancora molto da offrire. Dopo aver iniziato con classe, si alzano le aspettative di un prossimo lavoro, ancora più elaborato e originale.





Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool