C'è un suono. Una cantilena gioiosa, che qualcuno velocizza col proprio entusiasmo. Nacque in Britannia, o in Balcania, o in Andalusia, secoli e secoli fa. E puntualmente ritorna, sotto nuova forma e ritmo, ma senza mai perdere la propria identità coinvolgente. Stavolta è stato avvistato alle porte di Milano, ma di frequente lo si può incontrare ovunque: piazze, campi, argini, o nelle vie principali delle metropoli che ricordano le proprie origini attraverso la musica tramandata.

 

Ecco un disco che parla di persone, di personaggi e ruoli: c'è "Il Conte", "La Sirena", "Signora Wolf", il Signor Rossi ed il suo strano caso. Ma l'album, come i suoi interpreti, non ha apparentemente età, e gioca calamitando diversi generi attorno ai propri volteggi: uno su tutti, il Punk mite e sobrio dello schema melodico, da cui gli strumenti a corda guizzano e proseguono per altre strade sonore.

 

Uscito nel cuore dell'estate 2013, "Acciaierie e Ferriere Lombarde Folk" si gusta razionalmente in tutte le stagioni: è la semplice melodia popolare che fa dimenticare la quotidianità amara, o che la analizza con ballate veloci ed agrodolci. Il tutto in pieno stile italiano, dalle consonanze delle strofe alle battute di una generazione in difficoltà. Il Folk leggero sbandierato dal violino sempre presente che diventa Pop grazie ai soliti giri di chitarra della tradizione Bretone: la futuristica evoluzione dei Sestomartelli diverte e fa riflettere.