SIMO
Rise & Shine

2017, Mascot Label Group/Provogue
Rock Blues

In un connubio perfetto tra sperimentazione psichedelica e conferma delle proprie radici blues rock, i Simo sembrano aver trovato il sound della maturità artistica.
Recensione di Sergio Mancuso - Pubblicata in data: 13/09/17

Con "Rise & Shine" JD Simo, Adam Abrashoff e Elad Shapiro raggiungono la piena maturità. Con una solida casa discografica alle spalle - "raccomandati" da Joe Bonamassa, come ci hanno raccontato in quest'intervista -  s'impongono come una realtà da tenere d'occhio nella scena rock blues, soprattutto tenendo conto che tutte le tracce sono state scritte e improvvisate durante il lungo tour che ha visto la band toccare anche il suolo italico al tramonto del 2016. Il trio proveniente da Nashville porta avanti un progetto ambizioso e sperimentale, senza paura e senza fronzoli radio friendly, ma con un amalgama di suoni sporchi e distorti, come nella miglior tradizione rock, il cui tema chiave è il cambiamento: che stia avvenendo in noi o nel mondo poco importa.  

 

L'album si apre con "Return", un blues rock con qualche spruzzata funky e jazz fusion che ricorda da vicino il Jeff Beck Group, e continua con "Meditation"che mostra chiaramente come il chitarrista e voce JD sia il vero cardine centrale del sound della band. Proseguendo il nostro viaggio sonoro all'interno di questo particolare Long Play, troveremo "I Want Love", un misto tra il soul sornione di Marvin Gaye e le atmosfere rock blues, e "People Say" un funk dal ritmo sincopato, che valgono davvero la pena di essere ascoltate e che non vi permetteranno di rimanere indifferenti. Ma le sonorità non si esauriscono qui e infatti i SIMO esplodono con "Light The Candle" sette minuti abbondanti di psichedelia rock in cui sembra di sentire gli Allman Brothers suonare insieme ai Led Zeppelin - con entrambe le band in pieno trip -.

 

La semplice " The Light", un blues/folk malinconico da suonare in veranda, ci riporta con i piedi per terra e ci prepara per "I Pray", la traccia più sperimentale e maggiormente ambiziosa dell'intero album. Posta non casualmente alla fine, sembra essere un monito che la band vuole lanciare in questi tempi di cambiamenti non sempre positivi.  Con "I Pray", tredici minuti ci separano dalla fine dell'album, ma sono tredici minuti di rock in cui il progressive si fonde con il blues, con il jazz e si tinge leggermente di hard and heavy, lasciandoci nel migliore dei modi e permettendoci di dire che questa nuova fatica della band ha tutte le carte in regola per divenire una delle pietre angolari del loro successo e della loro evoluzione stilistica.





01. Return
02. Meditation
03. Shine
04. People Say
05. Dont Waste Time
06. I Want Love
07. The Climb
08. Light The Candle
09. Be With You
10. The Light
11. I Pray

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