Con questo nuovo album "Personalities", Simone Fiorletta conferma di non dover provare invidia per i guitar hero più blasonati: l'arrembaggio di note di "Ascent", l'ottimo gusto meodico di "Waiting To Se You Again", le atmosfere ottantiane di "Unconditional Love", la bipolarità di "Dottor Jekyll And Mister Hyde" confermano quanto di buono il Nostro è riuscito a maturare nel corso della sua carriera.
La trappola in cui molti virtuosi della sei corde incappano è lo sciorinare una serie infinita di note velocissime per dimostrare la propria abilità, finendo però con l'annoiare molto celermente l'ascoltatore. Fiorletta evita fortunatamente e con una certa classe tutto ciò, ed esempio lampante sono la velocissima e scanzonata "To The Station", dove gusto melodico, tecnica ed una certa dose d'ironia (facile immaginare un groviglio di persone che corre da una parte all'altra di una stazione ferroviaria alla ricerca spasmodica del binario giusto per prender in tempo la corsa che li porterà a casa, al lavoro, ovunque necessitino), e la conclusiva acustica "You And I".
"Personalities" vanta oltretutto di un lavoro al mixer molto oculato che ha creato un sound pulito e cristallino, senza per questo risultare freddo ed impersonale.
In definitiva, quest'album sorprende per vari motivi: ci sono buona tecnica, gran bel gusto melodico, ottimi arrangiamenti e fraseggi che hanno la capacità di far rimanere l'attenzione dell'ascoltatore sempre piuttosto alta, il tutto unito da una produzione all'altezza della situazione e che, dopotutto, non ha poi così tanto da invidiare a produzioni ben più blasonate. Chi non conosceva ancora Simone Fiorletta, questo "Personalities" è un ottimo biglietto da visita; chi già lo conosceva, potrà intravedere i consistenti e costanti miglioramenti che il Nostro continua a macinare album dopo album. Per tutti, un disco più che consigliato.