Gli Skymall Solution sono un progetto musicale romano nato nel recente 2012 dall'unione dei fratelli Ivan e Simone Kircoff al basso e alla voce con i fratelli Valerio e Patrizio Bottone alla batteria e alla chitarra e Francesco Bianchi, unico fratello non di sangue, alle tastiere.
Dopo l’omonimo EP di debutto del 2012, gli Skymall Solution autoproducono nel 2013 il primo full-lenght "Betrayed By The Stars". Con l’inizio del 2015, dopo aver macinato concerti ed essere stati notati dal management di K2, i cinque danno il via alle registrazioni di quello che sarà il loro secondo album in studio. Realizzato negli studi MV Records e Aemme Studio, “Skymall Solution” è stato rilasciato il 27 gennaio 2017 sotto etichetta Vrec.
Composto da nove tracce, l’intro e l’outro dell’omonimo album della band romana sono pezzi strumentali. Tolti quasi nove minuti di elettronica, i restanti sette brani sono una miscela di Limp Bizkit, Mudvayne, P.O.D. e Linkin Park con saltuarie tonalità groove ed altre estrapolazioni dal punk-rock più classico.
“Running Reflection” è lo specchio di un b-side degli albori dei Linkin Park dove Simone Kircoff non si lascia sfuggire una palese imitazione del suo rapper/vocalist Mike Shinoda. Buona la varietà compositiva ai livelli del punk rock anni 2000.
Sembra attaccare con la terza traccia “Take A Look Around” dalla colonna sonora di Mission Impossible 2 quando invece realizziamo trattarsi di “Hold Your Breath”, brano che ci porta, quale unico elemento dissociativo, una ventata di punk rock nel refrain.
Unicamente parlando di canzoni mainstream a tutti note, l’incipit di “My Head” rimanda in maniera evidente a "Youth Of The Nation” dei P.O.D. Le clean vocals di Simone si alternano al rap tipico del crossover che si tramuta in un simil-brutal intorno al minuto 1:38 di “Cold War”. Accanto al brutal della quinta traccia Patrizio Bottone dà prova, con “Touch Me”, della sua abilità in campo classic/hard rock. Qui ci confrontiamo con una composizione già più compatta, all’interno della quale l’hard rock lascia campo al groove e a una base heavy. Da sottolineare il growl, diversivo all’interno del disco, con cui Simone Kircoff chiude il cerchio del brano.
Continua il groove metal degli Skymall Solution con “Eyes In” dove, a causa dell’imitazione, o forse della eccessiva influenza, di Chad Grey dei Mudvayne alle voci, riteniamo di poter affermare che la gavetta per i cinque non si è ultimata.
Il sound che gli Skymall Solution propongono è un mix poco caratterizzato. Con studio, esercizio, una minore frettolosità nell’ideare e realizzare le cose e con un occhio approfondito verso se stessi, il prossimo lavoro ha tutte le probabilità di raggiungere altri risultati.