Di fronte a un'opener come "'72 Camaro" emerge evidente la consapevolezza di trovarsi di fronte a una release che punta dritto al cuore: i cori superni e gli smaglianti arrangiamenti di chitarra e tastiere veicolano l'amore giovanile del frontman per un auto dalla forte carica iconica. Il resto del lotto rifulge della medesima brillantezza: gli accecanti campioni melodici "Here For You" e " Just So You Know" mostrano l'eccellenza delle calde linee vocali del singer, in "You And I" la presenza dietro al microfono di Opal Staples conferisce al brano una piacevole patina soul, "Can't Go On", scritta in collaborazione con un gigante quale Michael Thompson, trabocca struggente bellezza, la malinconica "Halfway To Nowhere" potrebbe mordere l'anima senza farla sanguinare.
I pezzi bruciano del fuoco lento emanato dalla contemplazione onirica, tanto che occorre stropicciare gli occhi e pizzicarsi le braccia mentre, in sequenza tantrica, scorrono "How Long", "Nothing Matters" "When I'm With You"; in coda, invece, tutti in piedi per la title track, piccolo saggio di symphonic rock a esclusivo beneficio degli spiriti eletti.
Calligrafico, terso, emozionante: i Soleil Moon non tradiscono, e dopo "World's Apart" (2000) e "On The Way To Everything" (2012), regalano agli amanti dei mid-tempo l'ennesimo numero di alta classe in Hi-Fi. Perché uno "Warrior" apprezza, tra una battaglia e l'altra, la seduzione del riposo.