Sganciato il terzo stadio della loro carriera giusto lo scorso anno, il payload dei The Night Flight Orchestra è più carico che mai. L'equipaggio dell'arcinoto cantante dei Soilwork stavolta ha rigirato lo spaziotempo come un calzino, facendoci sognare lidi siderali ben più rosei di quel grumo di nefandezze a cui si è ormai ridotto il nostro pianeta madre. Almeno questo è quanto si evince non soltanto dai media ma anche dall'artwork dei NFO (da non confondersi col NWO!).
Se siete sopravvissuti al salto nell'iperspazio settantiano della opener "This Time", è tempo di inamidare i vostri colletti laser e gettarvi nella disco siderale di una "Turn To Miami" ben più 80s oriented. Cosa voler di più del brio della title track o delle impennate strumentali di "Speedwagon" per sfrecciare nelle empty nights, destinazione Alfa Centauri? Forse quattro salti sulle spiagge di "Barcelona" oppure un sospiro nostalgico in periferia, tra lamiere e tastiere, dedicato a "The Last Of The Independent Romantics".
Qualsiasi sia il ritmo delle vostre iperboli orbitali, se siete amanti di ciò che già fu, concedetevi una corsa in sella a questa manciata di comete. Quanto a voi NFO, Missione compiuta. Adesso però forza e coraggio: chiudere i caschi e tornare coi piedi per terra. Non c'è tempo per il pessimismo cosmico quando si sforna un album così.