Warfect
Spectre Of Devastation

2020, Napalm Records
Thrash Metal

I Warfect si ripresentano sul mercato con un'iniezione di nitroglicerina
Recensione di Matteo Poli - Pubblicata in data: 15/11/20

Nel variegato panorama new thrash europeo, i Warfect non sono secondi a nessuno per perizia esecutiva e ferocia; anzi, essendo svedesi, sono capaci di aggiungere sempre al loro amalgama musicale una ruvidezza cupa e frastagliata come i fiordi. Già dimostrarono il fatto loro con l'esordio del 2009 "Depicting The Macabre" che li collocava senza esitazione tra le più interessanti proposte della NWOTM. Con qualche anno e chilometro in più sulla groppa, il combo ha poi compiuto un ulteriore passo avanti nella definizione del proprio stile nel 2013, con il riuscito "Exoneration Denied", da cui la band ha tratto due singoli di assoluta caratura come "Drone Wars" e "Inflammatory". Svolta speed col successivo "Scavengers" del 2016, in cui il trio di Gothenborg preme ulteriormente il piede sull'acceleratore riducendo l'incauto ascoltatore in piccolissimi pezzi. Nonostante questa sequela di album incandescenti, la band resta tra le più sottovalutate e meno note della scena.


Ci sono voluti altri 4 anni perché vedesse la luce "Spectre Of Devastation", un'iniezione di nitroglicerina, ma anche un lavoro feroce e buio che mette radici nella condizione di incertezza del presente. L'allusione è palese sin dal titolo della doppietta d'apertura, che dipinge il cupo scenario di un mondo scosso dalla pestilenza. Difficile districare il complesso amalgama di rimandi all'old school nella trama che tessono gli Warfect: di sicuro c'è tanta OS statunitense con venature kraut che non guastano, c'è la voce graffiante di Fredrick Wester, che ricorda tanto quella di Tom Angelripper. Certo è che per il loro esordio con Napalm Records, si sono circondati di collaboratori di prim'ordine, a partire dal vincitore di Grammy Flemming Rasmussen, storico produttore dei migliori Metallica. La cover è opera invece di Andreas Marschall, già noto per il suo lavoro con (tra gli altri) KreatorSodomBlind GuardianKing Diamond e Obituary. Ci sono brani spaccaossa come "Rat King", "Into The Fray" e la sublime "Colossal Terror", che alterna affondi e fughe e c'è il cupo incedere di "Left To Rot", pesante come la mano del boia che ci conduce al patibolo; c'è il precipitarsi frenetico di "Witch Burner" (in chiaro odore di Sodom) col suo sinistro ponte centrale e il midtmpo finale di "Dawn Of the Red". Senza coloranti o conservanti aggiunti, "Spectre Of Devastation" è il perfetto vademecum per ogni thrasher in cerca di potenza, fuoco e fiamme.





1. Spectre Of Devastation
2. Pestilence
3. Rat King
4. Left To Rot
5. Hail Caesar
6. Into The Fray
7. Colossal Terror
8. Witch Burner
9. Dawn Of The Red

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