Passano spesso inosservate ma ce ne sono tante, e anche brave: si parla delle band hard rock e metal italiane, in questo caso specifico dei Starsick System, giovane band nostrana pronta per l'uscita del proprio secondo album "Lies, Hopes & Other Stories". Dopo il buon successo ottenuto con l'album di debutto "Daydreamin'" (2012), i 4 ragazzi di Pordenone hanno impiegato qualche anno alla lavorazione degli 11 brani che compongono il suo successore: giusto il tempo di mettere in ordine le idee e si torna in pista, rimanendo fedeli a se stessi e al sound finora espresso.
"Variegata" è forse il termine più adatto per definire la tracklist: la distorsione delle chitarre e la batteria lanciatissima la fanno da padrone in brani come "Bulletproof", "Perfect Lie" e "Sinner", mescolate alla voce per nulla banale di Marco Sandron, mentre l'anima più introspettiva del gruppo emerge in "Everything And More" e "Hope", passando per quello che riteniamo il brano più riuscito dell'intero album, "Come One, Come All". La voce di Marco, in particolare, dona a ciascuna canzone la durezza o la leggerezza necessaria. Fra ritornelli epici, assoli in tapping e armonizzazioni vocali ad opera della bassista Valeria Battain, il secondo lavoro in studio della hard rock band colpisce per le doti tecniche dei quattro musicisti. Non lascia molto il segno dal punto di vista dello stile, a volte troppo discordante da una canzone all'altra o già sentito in altre forme. Senza dubbio si avverte questa sensazione, ma non per questo non si può godere di "Lies, Hopes & Other Stories" per quello che è. Il brano di chiusura "You Know My Name" è il perfetto riassunto delle sonorità dei Starsick System, cattivo e sincero.
Ci si aspetta grandi cose da questa band per il prossimo futuro, dato quanto hanno già offerto con questo inizio di carriera. Certamente hanno dimostrato di avere le carte in regola per fare qualcosa di ancora più convincente.