Drescher
Steinfeld

2016, Napalm Records
Folk/Thrash Metal

Il gruppo austriaco è autore di un album godibile ma non incisivo.
Recensione di Roberto Di Girolamo - Pubblicata in data: 21/11/16

I Drescher sono una formazione che suona un folk metal dalle pesanti influenze thrash, con l'elemento folkloristico rappresentato però unicamente dal piglio esecutivo e dall'utilizzo della fisarmonica. A dire il vero la band propone inoltre testi redatti in tedesco austriaco, il che potrebbe funzionare in ottica di differenziazione stilistica. Quest'ultima non trova però purtroppo piena corrispondenza nella controparte musicale, annullando così possibili risvolti brillanti.
 

Tra i pezzi migliori di "Steinfeld" troviamo "Adrenalin", brano dal ritornello trascinante che contiene più fisarmoniche di un film ambientato in Provenza e una "Guade oide Zeit" dotata di un discreto tiro. Coinvolgente e trascinante anche "I will di ausbliatn sehn" - caratterizzata da un riffing serrato - e l'anthemica "Unten", che sicuramente funzionerà egregiamente in sede live. La chicca del disco è però la cover "En reignt Bluat": ascoltare le arcigne linee melodiche di Raining Blood degli Slayer eseguite su fisarmonica è davvero esilarante, soprattutto in virtù del fatto che assumono la dimensione di una letale danza simil-bavarese indemoniata, che si muove disgraziatamente e con passi dalla fisionomia grottesca. I restanti capitoli (eccezione fatta per il singolo e opener "A bissl Glick") non sono sfortunatamente dotati di lineamenti opportunamente focalizzati e spesso trascorrono senza lasciare traccia, e anche il loro impianto melodico non è caratterizzato in maniera ottimale, risultando così in un lotto di brani sin troppo fumosi rispetto alle controparti ben funzionanti.

 

La produzione è buona e i suoni sono adatti alle intenzioni dell'ensemble. Le chitarre sono nitide e la sezione ritmica è dotata del giusto peso, sempre in assonanza con le voci e i cori che si ritagliano il giusto spazio.

 

Quello che è interessante del gruppo è che usa alcuni elementi che se sviluppati darebbero tutt'altra personalità al materiale. Ad esempio il singolo "A bissl Glick" presenta orchestrazioni magniloquenti e textures sonore interessanti che richiamano addirittura i Tiamat dei bei tempi di "Wildhoney" e "A Deeper Kind Of Slumber". Ma con la disposizione attuale all'interno della musica degli austriaci, le carte in tavola non garantiscono una proposta sufficientemente personalizzata e l'impressione rimane quella di un lavoro onesto e pieno di buoni spunti ma dalle potenzialità decisamente inesplorate. In attesa che la formazione austriaca sfrutti a dovere le idee incluse in questo disco, non possiamo che augurare ai Drescher di trovare presto la quadratura del cerchio nella propria ricerca stilistica e musicale.





01. A bissl Glick
02. Adrenalin
03. Unten
04. Guade oide Zeit
05. Regen
06. Es reignt Bluat (Slayer Cover)
07. Olles ok
08. Endlich leben
09. I will di ausbliatn sehn
10. Der Held

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