Steve Vai
Stillness In Motion [DVD]

2015, Sony
Rock

"What is is Steve Vai's future?"
"More motion"
Recensione di Valerio Cesarini - Pubblicata in data: 03/05/15

Pochi giorni fa uno dei più grandi chitarristi e sperimentatori dell'era moderna si è prestato con immensa gentilezza e trasporto ai microfoni di SpazioRock; e allora come lesinare una descrizione dettagliata dell'ultimo lavoro di un artista per lo meno "esotico".

 

Steve Vai non perde occasione per dissertare di argomenti spirituali e regalare una saggezza aperta e divertente, acquisita dopo anni di esperienza ma anche di lavoro su se stessi. E un po' di quella sana follia che lo ha portato, nel 2013, a reinventarsi, di nuovo, con l'album The Story Of Light, supportato da un tour ENORME che, come ci racconta "è la parte migliore" perchè è dove la musica si rende più viva. Stillness In Motion non è solo un live DVD come molti ce ne sono: è ancora una dichiarazione artistica, un cofanetto ricco di contenuti, e la testimonianza di uno show del chitarrista statunitense che, credete a chi c'è stato, vale davvero la pena di essere visto.

 

"The Story Of Light" è stato un album sofisticato, dai molti sapori, con molte sonorità inconfondibilmente Vai-ane ma anche svariate virate su lidi poco esplorati, da strumentali piene ed esotiche come la titletrack, a riprese degli anni '40 in chiave metal. Il DVD, allora, sulla stregua di questo disco, rappresenta ciò che Steve ci racconta come il suo continuo moto di evoluzione, di ricerca, di "motion" infinita. Aiutato da quattro musicisti di altissimo livello fra cui spicca l'arpista elettrica Deborah Henson-Conant, a fare le veci ai due violini del live disc precedente nel ruolo di strumentista "outsider", Vai ci guida attraverso tre ore di show da far drizzare i peli a qualsiasi chitarrista che ascolti, e non solo. La setlist è completa, prevedibilmente infarcita di brani di Story Of Light, compresa dei pezzi obbligati come "For The Love Of God" e "Tender Surrender", e completata da brani di diverso carattere. "Racing The World" apre le danze con un rock dinamico e catturante, e indica già ciò che andremo a vedere.

 

Si tratta di un concerto VERO. Non solo la musica (dunque il mix e il lavoro di post-produzione) è trattata molto bene mantenendo tutto il feel live, ma le riprese, i colori, le sensazioni ci portano fra il pubblico, e non in un cinema davanti ad un blu-ray. Prendetevi poi le impressioni di chi si è goduto due date del tour: gli show erano tutti così. Così pieni, così lunghi, così spettacolari e divertenti.

 

Musicalmente parlando, al netto della perizia dei musicisti sulla quale non ci sono parole da spendere, troviamo un Vai più melodico e raffinato, l'aggressività di due solisti tipici come i violinisti viene sostituita dalle atmosfere dell'arpa, in generale il mix risulta meno rock-oriented. Il chitarrista Dave Weiner completa il quadro con una performance più presente e studiata; addirittura protagonista di dieci minuti solisti dove presenta un brano (invero molto interessante) in acustico. Tutti i musicisti hanno spazio, pur inseriti nella cornice dell'esperienza Vai: fra la potenza di brani come "Velorum" e la funambolica "Building The Church", e la dolcezza di altri momenti come "Weeping China Doll" (nuova) o "Whispering A Prayer" (vecchia), ci sono gli assoli di ciascuno, che assurgono più a momenti di puro divertimento che alla concentrazione sulla seppur presente abilità.

 

Ed è questo il punto di questo disco e di Steve Vai in generale. La capacità di inserire la propria tecnica assurda in un ambiente di spettacolo e divertimento, di tenere il pubblico col fiato sospeso (non a caso "The Audience Is Listening") per tre ore, di poter scherzare e il momento dopo ritrovartelo a sparare scale su una chitarra a forma di astronave come se fosse un essere mistico. Se c'è un appunto che si può fare ad un disco del genere, e riguarda semplicemente il making of generale, sono gli spazi. Il DVD precedente, infatti, aveva un carattere più arioso, colori più caldi (e questa potrebbe essere una scelta), e, anche perchè ambientato in un teatro, dava l'idea di un ambiente più grande ed aperto. Qua troviamo invece il concerto nudo e crudo, più intimista e privato sebbene musicalmente roboante, e questo, di impatto certamente differente dal Vai guitar-god che tutti immaginano, porta con se alcuni momenti insostituibili.

 

"Build Me A Song" è quello che Vai usa per (quasi) chiudere le danze. E grazie a questo possiamo vedere, su un DVD commerciale, l'artista chiamare sul palco dei fan in delirio e letteralmente "costruire" una canzone con loro, fra giochi di parole e sguardi e immancabili dimostrazioni di abilità e tecnica, il tutto in una cornice di jam session d'autore. Tocca allora ai bis dell'immancabile "For The Love Of God" (la cui versione con l'orchestra resterà comunque, a parere di chi scrive, insuperabile) e dell'ulima, adrenalinica "Taurus Bulba", chiudere lo spettacolo...Ma solo sul palco. Ci tiene particolarmente Steve: la parte più importante di questo DVD, che più rappresenta la sua evoluzione, è il disco aggiuntivo The Space Between The Notes. Là, come racconta Vai, c'è tutto il percorso che porta al tour, e tutti i momenti che si vivono nel mentre, dai viaggi alle prove, dai dietro le quinte alle parole più intimiste di un artista eclettico, che ha saputo far tesoro delle lezioni del maestro Frank Zappa e portare al grande pubblico una musica non d'immediata fruibilità, di aver saputo conciliare una simpatia e umiltà decisamente "da persona normale" con l'immancabile figura di Guitar God.

 

Un DVD che soddisfa appieno il proprio primo proposito, e cioè farsi guardare: uno spettacolo, un tripudio di contenuti e di empatia. E' proprio per artisti del genere, capaci di migliorarsi continuamente e di tenere con sé milioni di fan per anni, fra tecnica e spirito, che spazi come SpazioRock esistono e lavorano.

 

[E dulcis in fundo, dato che questo DVD ci è piaciuto particolarmente e dato che supportiamo chi lo merita, vi regaliamo l'opportunità di vincere proprio questo cofanetto, semplicemente aderendo al contest]

 

"What is is Steve Vai's future?"
"More motion"





Disco 1:

01. Intro/racing the World
02. Velorum
03. Band intros
04. Building the church
05. Tender surrender
06. Gravity storm
07. Weeping China doll
08. John the revelator
09. The Moon and I
10. The animal
11. Whispering a Prayer

Disco 2:

01. The audience is listening
02. Rescue me or bury me
03. Sisters
04. Treasure island
05. Salamanders in the Sun
06. Pusa road
07. Frank
08. The Ultra Zone
09. Build me a song L.A.
10. For the love of God
11. Taurus bulba

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool