A distanza di circa un anno dall'uscita di "Hydrograd", la band statunitense cerca di rialzare le temperature, che almeno da noi iniziano a calare, con una versione Deluxe dello stesso, aggiungendo tredici tracce al già corposo album, composto da ben quindici canzoni, che l'estate scorsa colpì sia i fan che gli addetti ai lavori. Come detto, le capacità di Taylor sono sicuramente l'arma in più del gruppo, che può contare su un fuoriclasse assoluto, capace di applicare il proprio marchio di fabbrica ad ogni brano. Si avverte la sua indiscutibile classe durante le versioni acustiche di canzoni come "Song#3" e "The Witness Tree", dove un delicato accompagnamento fatto di chitarre e batteria sostengono la voce possente e versatile dello stesso Taylor, e che ne certificano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto le qualità del frontman siano ciò che serve a spostare definitivamente gli equilibri. Le due, insieme a "Mercy" e "Rose Red Violent Blue (This Song Is Dumb & So Am I)", sono le chicche che impreziosiscono la versione Deluxe di "Hydrograd". Un tuffo nel 1991 è la sorpresa che non ti aspetti: direttamente dall'alba del crossover, uno dei brani più famosi dei Rage Against The Machine, "Bombtrack", chiaramente rivisitato secondo le peculiarità del quintetto statunitense, che indurisce le chitarre e dà un tono decisamente più acido, senza però stravolgere la struttura originale della canzone; a dir la verità pare che i nostri si siano proprio divertiti a fare questo pezzo, come se si fossero tolti un piccolo sfizio. Spazio a registrazioni di sessioni live con le stesse "Song#3" e "Mercy" oltre alla famosa "Fabuless". Ma non solo varianti e cover in questa versione Deluxe di Hydrograd, anche nuovi pezzi come "Subversive", "Bootleg Ginger" e "Live Like You're On Fire". Questi appaiono proprio come una naturale continuazione di "Hydrograd", poiché il sound registrato è decisamente in linea con le tracce uscite un anno fa: ritmo, velocità, aggressività ed un notevole impatto fin dai primi istanti sono le loro caratteristiche principali, senza dimenticare una notevole pulizia che le fa apprezzare ancora di più. Completano il quadro "Burn One Turn One" e la cover dei Van Halen "Unchained" del 1981 , già presenti come bonus-track nella versione giapponese di "Hydrograd".
Gli amanti degli Stone Sour non potranno che essere contenti di "Hydrograd Deluxe Edition", poiché consente una continua scoperta delle idee della band e regala chicche da gustare tutte d'un fiato, su tutte i set acustici che sono la vera e propria ciliegina sulla torta. Per chi invece non conoscesse ancora gli statunitensi, questa è un ottima occasione per farlo: le diverse sfaccettature che la nuova versione contiene consente una scoperta a 360 gradi della band, un ottimo punto di partenza a tutti gli effetti.