Una cantante lirica dal portamento regale e aristocratico, un nerboruto batterista heavy metal, istrionico e imprevedibile. La favola della bella e la bestia si ripropone sotto il monicker "Beauty And The Beat", ma questa volta Justin Bieber non c’entra niente, a mettere la firma sul progetto sono Tarja Turunen & Mike Terrana. Il libro dei ricordi ci dice che la bella finlandese ne aveva già parlato alcuni anni fa: era un pomeriggio d’agosto del 2011, e durante una conferenza stampa tenutasi al Summer Breeze Festival, Tarja parlò a lungo del suo sodalizio professionale con Mike Terrana, culminato in questo ambizioso progetto dai contorni allora poco definiti.
"Beauty And The Beat" prende la sua forma definitiva nel 2013 con un tour di sedici date fra Europa dell’Est e America Latina in cui, accompagnato da un coro e da un’intera orchestra, il dinamico duo si cimenta nella revisitazione di alcuni brani di musica classica, operistica e rock. Non ci vogliamo improvvisare cultori dell’ultim’ora di generi che richiedono anni di studio e di ascolti per essere trattati, ma una cosa è certa, rock e classica vanno a braccetto da decenni e quella di riproporli assieme in un concerto dedicato è una sfida cui molti grandi artisti non si sono sottratti. Forte del suo background lirico, Tarja si lancia in un’impresa ancora più rischiosa, concentrandosi su un repertorio di brani celebri composti da Strauss, Mozart, Bach, Puccini, Rossini e Bernstein. Le ventuno tracce del doppio CD vedono i due alternarsi fra questi capolavori, per poi ricongiungersi sul repertorio solista e altri classici. Se Tarja regala tutta la classe e la dolcezza che può avere una cantante lirica, Mike Terrana è un’impeto di tecnica, forza e istinto, la sua batteria scandisce decisa i ritmi del Can Can di Offenbach, del Barbiere di Siviglia e del Guglielmo Tell, pezzi che sembrano davvero nascondere un’anima rock, a dispetto dell’epoca che li hanno visti nascere. Il punto di contatto con la contemporaneità sono i brani dei Queen ("You Take My Breath Away") e di Frank Sinatra (meglio, di Bart Howard), con una "Fly Me To The Moon" cantata in modo strepitoso da Mike Terrana, ascoltare per credere. Nutrivamo molti dubbi sulle capacità di Tarja nel confrontarsi con i classici dell’hard rock ma si sa, alla Turunen piacciono le sfide: il medley dei Led Zeppelin non fa altro che esaltare ancora di più un gruppo che dalla musica classica ha attinto più di quanto si ricordi. In netta minoranza gli estratti dal repertorio solista, l’incredibile "The Reign", l’oscura "Witch Hunt" e la già nota "Into The Sun", mentre "Swanheart" è l’unica concessione ai Nightwish, mai così lontani dai pensieri della loro ex cantante.
Della stessa pasta, se non migliore, la versione in DVD dell’opera, filmata per il concerto di Zlìn in Repubblica Ceca, durante l’omonimo tour. Pur costruito con budget ristretto, il film riesce a catturare tutta la magniloquenza dell’evento; l’editing dei pezzi differisce rispetto al CD per garantire l’alternanza di pezzi interpretati da Tarja e suonati da Terrana, col risultato di rendere tutto più scorrevole. Tutto da gustare l’autentico one-man-show del batterista americano, presenza scenica incontenibile on stage da cui la Turunen sembra davvero non prescindere, capace di dare vita a spassosi siparietti.
Per un giudizio strettamente tecnico su un repertorio di questo calibro non siamo certo i soggetti più indicati. "Beauty And The Beat" è un’opera complessa e ambiziosa, ma comunque fruibile e persino leggera in certi passaggi, possiamo solo sottolineare la spregiudicatezza di due artisti affermati che hanno preferito mettersi in gioco piuttosto che andare sul sicuro. Di questo a Mike Terrana e Tarja Turunen va dato sicuramente atto.