Chitarre, Inghilterra e del buon rock 'n roll, la storia sembra ripetersi con i Tax The Heat che, grazie al secondo album in studio, "Change Your Position", inaugurano una nuova era, quella del cambiamento. Un tipo di cambiamento positivo, fresco e dinamico che si manifesta nelle sonorità accese dell'album, ma anche e soprattutto nei suoi contenuti. Nonostante i quattro ragazzi di Bristol si definiscano una band apolitica è impossibile separare il concept dell'album da quello che sta recentemente accadendo alla nostra società. "Change Your Position" inneggia, già dal titolo, ad un mutamento di prospettiva che possa far fronte alle attuali condizioni di separazionismo sociale ed egoismo che stiamo vivendo. Serve più collaborazione, serve pensare rigorosamente con la propria testa e aprire gli occhi per comprendere ed affrontare la realtà che ci circonda. Quella dei Tax The Heat è quindi una duplice variazione che, con grande tenacia, esige spazio e visibilità nel panorama della musica contemporanea.
Il primo cambiamento rilevante è stato senz'altro il "cambio d'abito" dei Tax The Heat, i quali hanno collaborato, come una vera squadra, a questo progetto ed obbiettivo comune, cercando di migliorarsi giorno dopo giorno. E' stato quindi durante il percorso compositivo di "Change Your Position" che sono nati i veri Tax The Heat, più determinati che mai. Una notevole differenza con il previo "Fed The Lion" (2016) si riscontra infatti non solo nelle sonorità più acerbe, ma anche nelle idee maggiormente confuse che ne rendono sfumata l'identità musicale. Al contrario, "Change Your Position" inaugura un percorso musicalmente e concettualmente ben definito. Attraverso un'audace combinazione di "vecchio e nuovo", la band britannica è alla ricerca di attenzioni e fiducia. Da subito evidenti le influenze provenienti dal sound tipicamente "old school" di David Bowie, Led Zeppelin e Prince che, come in una sorta di "melting-pot", si alternano a sonorità nuove e graffianti, a cui è particolarmente legato il cantante e chitarrista Alex Veale, di White Denim e Queens Of The Stone Age. "Se vi piacciono chitarre e rock 'n roll allora il nuovo album dei Tax The Heat vi stupirà" perché non si tratta solo di combinare svariati generi ed influenze musicali, ma si tratta di tracciare le proprie orme sul sentiero della musica contemporanea animati da tenacia e determinazione. Chitarre, distorsioni e rock ‘n roll, è senza dubbio questa la strada intrapresa dai Tax The Heat.
Un brano energico e travolgente introduce il "melting-sound" di "Change Your Position". In "Money In the Bank" si alternano potenti riff di chitarra del tutto compatibili alle tonalità altisonanti della voce di Alex, in perfetto stile rock 'n roll. Stessa combinazione per la title-track dell'album che, come una ventata d'aria fresca, introduce alle graffianti chitarre un sound elettronico e futuristico. Ma è "All That Medicine", la prima traccia in ordine di composizione, che incarna le vere radici dell'album e che soprattutto ha dato ai Tax The Heat un'idea ben precisa della loro meta: "Dove vogliamo andare? Beh il più lontano possibile, in un posto che funga da piattaforma di lancio per il nostro futuro, per i nostri prossimi tour da costruire come una cartina geografica, partendo dall'Europa" ha dichiarato Alex nella nostra intervista.
L'album si articola su due livelli, da un lato si hanno canzoni come "On The Run" e "Cat Your Chains" dalle tematiche e dal sound divertente e meno impegnate concettualmente. Dall'altro si hanno brani più profondi che trattano ad esempio di frustrazione o solitudine, di situazioni realmente accadute, fallite, rimpiante. Una cosa è certa: all'interno di questo disco c'è il rischio di imbattersi in un'immensità di materiale da scoprire e con cui connettersi simbioticamente tramite le esperienze di vita di ognuno, trovandovi qualcosa di unico. Ed è proprio in questo che consiste il potere della musica, nelle molteplici e personali interpretazioni di testi, musica e parole a volte dal significato trasparente e chiaro e a volte enigmatiche, da decifrare. In tempi bui come questi, specialmente per degli artisti emergenti, si ha bisogno di fiducia e di sogni e il sogno dei Tax The Heat è uno solo: entrare nella scena rock contemporanea per lasciare il segno e appassionare, con del buon rock 'n roll, quante più persone possibili.