Palaye Royale
The Bastards

2020, Sumerian Records
Pop-Rock, Rock And Roll

Obsidian è pronta ad accogliervi, e voi siete pronti a partire?
Recensione di Maria Chiara Cerra - Pubblicata in data: 31/05/20

"Mai giudicare un libro dalla copertina": è questa la massima che meglio si addice ai Palaye Royale. La band pop-rock formata dai tre fratelli Remington Leith, Emerson Barrett e Sebastian Danzig, canadesi di nascita ma trapiantati in America, pubblica in questi giorni il nuovo album "The Bastards" per Sumerian Records. Questo lavoro rappresenta un'importante linea di demarcazione dai precedenti "Boom Boom Room (Side A)" (2016) e "Boom Boom Room (Side B)" (2018), nei quali i tre ci hanno presentato un mondo intriso di rock'n'roll d'altri tempi e outfit eccentrici e curati nei minimi particolari.

 

Con questo nuovo lavoro, il trio ci immerge in una storia ambientata nel 1888 ad Obsidian, città di un universo distopico, popolata da liberi pensatori e artisti che vivono in armonia e tranquillità, rischiando però di essere soffocati dalla politica e dalla società. Solo indossando delle maschere anti-gas gli abitanti possono sopravvivere. Questo espediente, come una maschera pirandelliana, vuole cercare di nascondere la vera natura umana, e la band crea un mondo parallelo che è solo in apparenza diverso dalla nostra realtà. Entrando in Obsidian troviamo sonorità rock'n'roll, con l'aggiunta di tratti brit-pop, accenni di elettronica e qualche azzardo ad acuti più aggressivi del cantante Remington Leith, nei quali si distinguono influenze metal.

 

Ogni canzone descrive le varie sfaccettature di Obsidian, dalle più splendenti alle più nascoste, rivelando anche momenti molto personali che toccano in prima persona soprattutto l'esperienza di Leith. L'esempio più lampante è "Lonely", brano in cui il cantante racconta i problemi familiari avuti durante l'adolescenza, ma grandi e piccole ferite vengono messe a nudo, con diversi toni, anche in "Anxiety" e "Nervous Breakdown". Obsidian però è anche energia e i ritornelli di "Hang On To Yourself " e "Black Sheep", con i loro ritmi travolgenti, difficilmente potranno essere dimenticati dopo il primo ascolto. La band si epsrime anche sulla situazione politica, soprattutto in "Massacre, The New American Dream", che potrebbe essere quasi paragonata ad una "American Idiot" di un mondo parallelo. La conclusione è affidata alla sofferta "Redeemer", nella quale sono di nuovo i temi personali a prendere il sopravvento.

 

Con "The Bastards" i Palaye Royale non lasciano nulla al caso e pubblicano un album che avrà bisogno di vari ascolti per essere compreso nella sua totalità. Obsidian è pronta ad accogliervi, e voi siete pronti a partire?





01. Little Bastards
02. Massacre, The New American Dream
03. Anxiety
04. Tonight Is The NIght I Die
05. Lonely
06. Hang On To Yourself
07. Fucking With My Head
08. Nervous Breakdown
09. Nightmares
10. Masochist
11. Doom (Empty)
12. Black Sheep
13. Stay
14. Redeemer
15. Lord Of Lies

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool