The Distillers
Coral Fang

2003, Sire
Punk Rock

Recensione di Francesco Benvenuto - Pubblicata in data: 20/07/15

I Distillers hanno avuto vita tanto breve quanto bella.
Tre soli album sono stati pubblicati tra il 1998 ed il 2006, ma lasciando il segno tra i tanti loro affezionati fan.
Gli anni duemila sono stati palcoscenico di numerosissime band Punk-Rock, che hanno sfruttaoto l'onda della precedente decade '90, vero momento di esplosione del genere: ricordiamo i vari Blink-182, Rancid, Green Day, Offspring, ma i Distillers non sono stati da meno a nessuno.
Si è partiti nel 2000 con il primo e self-titled album "The Distillers", passando per Sing Sing Death House fino all'ultimo Coral Fang, che oggi andremo a recensire.
Benchè soggetti a non pochi cambiamenti in quanto a formazione nel corso degli anni, i Distillers hanno sempre mantenuto e seguito un unico filo conduttore: quello della vera essenza Punk-Rock, non solo nel look - come tante band hanno fatto ndr. - ma soprattutto musicalmente.
Chi conosce la band, non può non ricordare la canzone "Beat Your Heart Out", presente nella pellicola di Spider-Man 2 e nel videogioco "Tony Hawk's Underground 2"; o ancora "The Hunger", traccia più lunga dell'intero album, che si contraddistingue anche per le tonalità, solo apparentemente più soft.
L'album, contenente 10 brani e la bonus track "Death Sex",  sembra rispettare il dettato Punk-Rock che vuole canzoni dalla breve durata e dalla forte esplosività: notiamo, infatti, come in Coral Fang siano numerose le tracce sotto o poco oltre i  tre minuti.
Ad aprire il lavoro troviamo "Drain the Blood", titolo molto espressivo se visto in relazione all'artwork dell'album: una donna crocifissa che spilla sangue dall'addome, senza alcun riferimento particolarmente noto, o sbaglio?
Particolare degno di nota è la funzione di "The Hunger", precedentemente nominata: determina un vero e proprio giro di boa dell'album.
Si passa dall' "odio"  presente nella prima metà dell'album, all'amore sfrenato della seconda.
Negli anni d'oro dell'amica Courtney Love, anche Brody Dalle riesce a ritagliarsi un suo spazio: il merito è da attribuire anche a quest'album, piccolo capolavoro per una band che forse avrebbe meritato di più, molto di più.
La presenza poi di una donna con sul palco, addirittura come frontman, non è cosa usuale: il mondo del Punk-Rock ne ha viste diverse, altre anche molto più influenti, ma l'abilità canora della Dalle risulta essere l'elemento in più in tutta la musica dei Distillers.    





01. Drain the Blood
02. Distmantle Me
03. Die on a Rope
04. The Gallow is God
05. Coral Fang
06. The Hunger
07. Hall of Mirrors
08. Beat Your Heart Out
09. Love is Paranoid
10. For Tonight You're the Only Here to Know
11. Death Sex

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool