The Nights
The Nights

2017, Frontiers Music
Melodic Rock

Recensione di Simone Muzzoni - Pubblicata in data: 12/08/17

E' la caldissima estate 2017 il momento per il debutto dell'album omonimo dei The Nights. La band finnica si presenta a tutti gli effetti al grande pubblico a seguito di un paio d'anni di rodaggio e dei buoni feedback ricevuti grazie alle prime performance live.


L'avvio ufficiale delle attività del combo, fondato nel 2015, è stato ritardato dai precedenti impegni discografici dei vari membri. Molte infatti le esperienze pregresse, a partire da quelle dei due leader: il cantante Sami Hyde (ex membro dei Tony Mills Band) e il chitarrista Ilkka Wirtanen. A completare la line-up sono Jan-Erik Iivari alla batteria ed Harri Kokkonen al basso.


Volendo entrare nel dettaglio, il passato recente di Wirtanen lo vede, più che in veste di musicista, come produttore dei Reckless Love, band di punta del panorama hard rock scandinavo dell'ultimo decennio; a questo proposito è innegabile la loro influenza in "The Nights" accompagnati da altre band più o meno recenti, come ad esempio i Free Spirit e gli One Desire. Da menzionare anche gli influssi di act storici come gli Europe e altri complessi quali TNT e Royal Hunt che di certo avrebbero meritato maggior successo di quanto ottenuto finora. 


Lo spettacolo parte subito nel migliore dei modi con "Welcome To Show" e la sua intro elettro-pianistica d'atmosfera che sfuma nell'immediato in un riff tra rock e metal in cui si inserisce la calda voce di Hyde; un brano che trova il giusto equilibrio tra gli Europe e l'hard rock radio oriented made in USA. Con un ritornello che recita "These are the good times, baby", può esistere qualcosa di più sfacciatamente da manuale?


Si innestano marce più alte con la successiva "Nothing But Love" dove i riff di chitarra mostrano, rispetto alla traccia precedente, le influenze alternative metal della band, a cui fanno da improvviso contraltare un bridge e un ritornello che sembrano discendere dall'hair metal di fine anni '80: è una formula sicuramente non convenzionale quella dei The Nights ma sorprendentemente funzionante nella resa.


Sconfiniamo in ambiti più soft e AOR oriented con "Juliet" e la breve "Take Me To Heaven" e poi, come in ogni hard rock band che si rispetti, non potevano ovviamente mancare le ballad: inizialmente la bonjoviana "Never Stop Loving You", che non convince fino in fondo per la sua mancanza di originalità, e a seguire  "Elegy (You Should Be Here") e "You Belong To Me Tonight" che al contrario riescono a incuriosire ed emozionare durante l'ascolto, risultando tra gli episodi migliori del disco. Gli otto minuti di "Elegy" riesce a fondere magistralmente delle sezioni pianistiche sognanti e delicate con improvvise accelerazioni delle sei corde che non snaturano comunque l'atmosfera romantica del brano. Il vero elemento vincente è la prova vocale di Sami Hyde: con il suo timbro maturo, coinvolgente ed carico di sentimento, riesce a dare una marcia in più al brano, senza farne pesare la durata. "You Belong To Me Tonight", colpisce invece per i delicati inserti di piano e l'ennesima interpretazione struggente del frontman, soprattutto nel ritornello, capace di estasiare e riportare indietro nel tempo, fino ai cotonatissimi anni '80, periodo d'oro del genere glam.


Nella seconda parte dell'album è impossibile non notare un certo calo di tensione e perdita di mordente, fatto anche fisiologico considerando che si tratta di un disco di debutto. Nonostante tutto le canzoni si mantengono abbastanza piacevoli e catchy, ad esclusione della ballata finale, "We Can Rule The World", penalizzata più delle precedenti da una lirica elementare ed arrangiamenti poco ricercati a livello strumentale.


Nonostante qualche difetto, l'esordio dei The Nights resta comunque un'uscita di tutto rispetto, la band è stata senz'altro capace di portare una ventata di freschezza in una scena che sta avendo un buon seguito nell'ultimo decennio, tra buone reunion e progetti nascenti. Siamo ora ansiosi di seguire le prossime tappe on stage del gruppo per averne un riscostro live. Speriamo che la band, superati i rallentamenti iniziali, torni al più presto in studio per regalarci un nuovo album. 





01. Welcome To The Show
02. Nothing But Love
03. Juliette
04. I Will Never Stop Loving You
05. In A Blink Of An Eye
06. Hold On
07. Elegy (You Should Be Here)
08. Take Me To Heaven
09. You Belong To Me Tonight
10. I Wanna Be Your Superhero

11. We Can Rule The World

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool