The Orange Beach
Amateurs

2016, Second Shimmy
Alternative Rock

Recensione di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 03/01/16

Una particolare ma interessante amalgama di piccoli cenni di progressive, psych e alternative dei tempi di gloria: "Amateurs" dei The Orange Beach ha un'identità difficile da classificare sotto una singola etichetta, per come si districa (con una ferrea volontà nel procedere secondo l'ordine pezzo strumentale - pezzo cantato) attraverso tanti generi e tanti stili diversi, quasi come un'antologia di quello che passa per la mente a un gruppetto di scafati musicisti nei loro pomeriggi in studio di registrazione.

Il secondo lavoro in studio del trio casertano -Paolo Broccoli alla chitarra, Agostino Pagliaro al basso e alle sporadiche vocals, Maurizio Conte alla batteria, Antonio Perillo alle percussioni- dimostra nell'arco delle sue dodici tracce che la band possiede, senza dubbio, una grande dose di gusto e di inventiva, quel tocco capace di trasformare una rumorosa jam in una canzone. Gran parte del disco sembra infatti nascere così, da un indolente cincischiare alla chitarra trascinato in interminabili sezioni solistiche (l'introduttiva "Khaled", la ritmata "Ss7 Quater"), o in garbati esemplari di alternative tanto atmosferico da sfiorare il post, dove a prendere la scena sono arpeggi e lontani cori di singole vocali ("Danny The Doc" e l'ottima "Saurio's are back in town").

Strumentale quasi nella sua totalità, con parti vocali in tracklist quasi come piccole pause strutturate dall'abbandono assoluto alla catarsi delle pelli e delle corde, "Amateurs" può anche vantarsi di possedere un gioiellino di wave, di quella autentica e in quanto tale sgraziata, un po' stonata: è proprio da "Orange Skyes" che vi consigliamo di cominciare, per addentrarvi in un territorio sonoro che non può che risultare familiare, e che in quanto tale non può non risultare godibile. Manca, però, un vero filo conduttore, per poter parlare di un album più che semplicemente ben suonato, per fare sembrare "Amateurs" qualcosa in più di un disordinato resoconto di estemporanei scambi agli strumenti.



01. Khaled
02. Orange Skyes
03. Proto
04. The Unpredicatble
05. Danny The Doc
06. Black Suv
07. Ss7 Quater
08. Sagra
09. Saurio's are back in Town
10. Everybody wants to rule the World
11. Pop I G
12. Waterfall

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