The Snuts
Mixtape EP

2020, Parlophone
Indie Rock

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 25/03/20

Se c'è una cosa che negli anni la Scozia ci ha insegnato è il fatto di essere molto più che una parte del Regno Unito. La Scozia unifica, abbraccia e accoglie chiunque si senta fuori posto e, sebbene faccia parte della stessa isola, una volta in autostrada, e con alle spalle il verde Yorkshire, un cartello con la bandiera blu e bianca vi accoglierà con un “Welcome to Scotland”, e la sensazione sarà quella di essere a casa. Mentre ci apprestiamo a dire la nostra sulla prima fatica degli scozzesi The Snuts, viene da domandarsi se sia ancora il caso di raccogliere sotto l'etichetta “Brit-Pop” tutte quelle band che nascono e suonano oltremanica. Perché, per essere sinceri, alcune delle band raggruppate non hanno veramente nulla in comune, The Snuts compresi. La nostra recensione di questo “Mixtape EP”, dovendo prendere a cuore un genere, parlerà quindi di una proposta “Scot-Pop”.

Quello che il quartetto composto da Jack Cochrane, Callum Wilson, Jordan Mackay e Joe Mcgilvary vuole farci ascoltare è invece un indie rock fresco e effervescente, mai in balìa della monotonia tanto temuta di questi tempi. I nostri creano quell'atmosfera serena di cui abbiamo tanto bisogno in questi giorni, anche grazie all'aiuto di quattro interludi strumentali ben divisi tra un traccia e l'altra che vanno a coinvolgere lo spettattore senza distrarlo. “Coffee e Cigarettes” è d'altri tempi, figlia legittima dei primi Kasabian, e mentre “Interlude 2” è quasi un corto in bianco e nero lasciato senza editing dove è il basso il protagonista, “All Your Friends” dimostra che i nostri potrebbero benissimo dominare le radio principali della BBC Scotland. “Boardwalk” è probabilmente la gemma dell'intero lavoro: un brano sentito, a mostrare forse una malinconia poco presente nell'intera tracklist.

E' stato bello, The Snuts. E' stato bello smascherare l'accento scozzese durante l'ascolto. E' stato bello immaginarvi al "King Tut's", piccolo locale storico di una Glasgow sempre snobbata rispetto ad una sempre più affollata Edimburgo. A questo proposito, se vi state chiedendo dove spendere la vostre vacanze, forse è il caso di considerare Glasgow stavolta, a metà agosto, con una "Irn-Bru" (bevanda gasata al gusto di chewing gum, considerata un po' la bevanda nazionale scozzese) a dissetarvi. Mi ringrazierete. 




01. Fatboy Slim
02. Interlude 1
03. Coffee & Cigarettes
04. Interlude 2
05. All Your Friends
06. Interlude 3
07. Boardwalk
08. Interlude 4
09. Don't Forget it (Punk) [Demo]

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