The Blind Catfish
The King Of The River

2015, E-Grapes Promotion
BluesRock

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 27/02/15

Ah, l'Emilia... terra di gran cibo, ottimo vino e spesso e volentieri ottima musica. Terra che ha dato i natali a tanti musicisti divenuti poi famosi su tutto il territorio nazionale e oltre. Terra di musicisti che nonostante le avversità dovute al devastante terremoto del Maggio 2012 sfidano tutto e tutti e lavorano al proprio debutto discografico. Anzi, vengono proprio spronati dal terribile evento a scrivere la propria musica. Ecco i The Blind Catfish (pescgàt in dialetto locale, come ci tengono a precisare sul proprio sito) quintetto nativo di Carpi dedito ad un blues/rock che sogna l'America ma che ha i piedi ben piantati nella pianura Padana.

"The King Of The River" è un disco che per essere un debutto vola veramente in alto. Ben scritto, ben arrangiato, ben suonato, ottimamente prodotto e con una confezione non indifferente. La copertina si rifà all'arte tradizionale giapponese, un po' hipster e un po' ironica, è un biglietto da visita ottimo.
Musicalmente parlando non è che ci sia molto da dire: i cinque musicisti ce la mettono tutta e dimostrano di conoscere le regole e saperle applicare, e perché no, anche infrangere: menzione d'onore va alla splendida quanto irriconoscibile cover di "Billie Jean", intramontabile brano di Michael Jackson. La venatura soft rock di questo incredibile riarrangiamento le dona nuova vita in questa versione tutta malinconia e, appunto, blues. E "Billie Jean" non è un brano facile da riarrangiare, sia ben chiaro, ma la delicatezza del lavoro svolto dai The Blind Catfish è encomiabile.
Bastano quella e l'opener "Tool" per dare una veloce idea all'ascoltatore di che cosa sia "The King Of The River", ovvero un disco vario, ben scritto e apprezzabile anche da chi non è fan del genere.

"The King Of The River" è un disco pieno di feeling, malinconico senza essere autocommiserante, che sogna l'altro lato dell'Atlantico ma che non abbandona la terra in cui la band ha le proprie radici. Pochi sono riusciti, al primo disco, a riuscire a gestire aspetti così diversi e a farne un amalgama di questo genere. Un ottimo debutto, non c'è che dire.



01. Tool
02. The Ballad Of The Lonely Sock
03. The King Of The River
04. Belong To You
05. Red Pants Panda
06. Finding Emily
07. Lead You
08. Seamonkey
09. Late Night With The Cat
10. Bananapalooza
11. Billie Jean

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