Non sappiamo bene se questa rabbiosa energia è figlia di una terra meravigliosa ma forse troppo desolante e claustrofobica per gli spiriti artistici più indomiti - la natia Capoterra a sud della Sardegna, luogo in cui la band si è formata in origine, oppure se è il mastering a cura di Magnus Lindberg dei Cult Of Luna a far assumere al tutto un carattere "disturbante", fatto sta che questo "Tutti I Colori Del Buio", terzo inciso in studio dei The Erotik Monkey, segna un deciso viaggio della band verso un maelstrom sonoro meravigliosamente oscuro e denso.
Basterebbe ascoltare come si sviluppa il trittico "Nel Giorno": parte con una glacialità svedese figlia dei Dark Tranquillity, si concede un intermezzo punk feroce ed urlato, e poi il tutto si stempera, mentre "il giorno muore", in una classica ballad alternative rock, dove il nervo non è mai dolce, ma cionondimeno suggestivo. Tra una canzone sbieca e disordinata alla Tool ("Alito Del Doposole") ed un divertissment elettronico d'atmosfera ("Voci"), i The Erotik Monkey dimostrano di saper trattenere la furia - espressa al meglio nell'acidulo grido del vocalist Andrea Cannucci - per poter prendere l'energia entropica che ne deriva e svilupparla, in modo discretamente inatteso, in qualcosa di più melodiosamente ordinato, tutto a filo di rasoio di un alternative rock molto debitore degli anni '90, quando tutto era decisamente meno patinato e, per alcuni grandi nomi, sicuramente più vero. E con una chitarra in più in pianta stabile in seno alla formazione - quella di Corrado Cardia - rispetto allo scorso "Samsara", tutto si fa più vorticoso e concitante, in un qualche modo istintivo, ma con quella precisa sensazione che nulla vada mai troppo fuori fuoco anche nei momenti di maggiore caos.
Negli effetti, il pregio dell'opera sta tutto lì: nei suoi equilibri e nella sua misura nell'essere smisurato. Quello, e la sincerità di fondo che la musica dei The Erotik Monkey riesce ad esprimere, un atto di onestà di fondo che, alla fine, paga. Sempre.