The Moondoggies
Adiós, I'm A Ghost

2013, Hardly Art
Folk Rock

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 11/08/13

A quasi tre anni dal precedente “Tidelands” ci ritroviamo tra le mani un nuovo lavoro firmato The Moondoggies, quartetto di Seattle arrivato con questo “Adiós, I'm a Ghost” alla terza fatica discografica. Dediti ad un rock dalle tinte folk/country, i Nostri descrivono quest’album come una novità rispetto agli album pubblicati in passato; durante l’ascolto, in effetti, si respira una spensieratezza e una leggiadria nella scrittura delle dodici tracce non proprio comune a tutte le release di matrice simil-folk. Ma cosa hanno affrontato i Nostri per arrivare fin qui? Un cambio repentino di line-up e una riscoperta personale della struttura delle canzoni sembrano essere le colonne portanti di questo nuovo capitolo.


Non fatevi però trarre in inganno dal titolo dell’album. Cari lettori, non aspettatevi quattro musicisti distesi sotto un albero con in braccio una chitarra e una piccola pianola dai suoni gotici, perché rimarrete delusi. La musica dei The Moondoggies è circondata da armonizzazioni canore, nostalgici arpeggi, chitarre acustiche ma anche virate blues e country dal sapore vintage anni 60’. Non mancano momenti strumentali veramente incisivi, e come non citare il passionale lavoro dietro al microfono del cantante Kevin Murphy, che traina la sua band alla scoperta di immagini chiaroscure sempre avvolte nel mistero. Abbiamo poi un intro iniziale ed un altro finale che sembrano quasi aspettare l’alba - il primo - e il tramonto - il secondo. Ben riuscite le atmosfere sinistre e simil-gangster di “A Lot To Give” o l’attitudine da hit single di “Red Eye”, ma da inguaribili romantici rimaniamo affascinanti anche dalla delicatezza e dalla semplicità apparente della bellissima “Pride”.


Sicuramente un buon lavoro quello dei The Moondoggies, che si presta a numerosi stati d’animo e altrettanti colori presenti nella tavolozza musicale della band. Il disco scivola via nell’aria senza pretendere o volere per forza qualcosa ed il risultato si sente. Ad aggiudicare la buonuscita di “Adiós, I'm a Ghost” anche il minutaggio, che permette un ascolto piacevole senza picchi di noia o distrazione.





01. I'm a Ghost
02. Red Eye
03. Annie Turn Out the Lights
04. Midnight Owl
05. Pride
06. A Lot to Give
07. Stop Signs
08. Start Me Over
09. One More Chance
10. Back to the Beginning
11. Don't Ask Why
12. Adiós I'm a Ghost

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