"Il rock non è morto...anzi...", recita l'altisonante slogan testuale mentre guardi il video del loro primo singolo su Youtube, e la cosa ti fa un po' strano, visto che la canzone si intitola "Ave Maria". D'altronde, in questo EP di presentazione (al netto dell'effettivo primo vagito autoprodotto "In Denmark") del giovane trio veneto The Panicles, la vita e la morte hanno un discreto peso, visto che possiamo condensare la proposta musicale di questa band come una sorta di resurrezione dei Dhamm (Ah, i Dhamm! Ve li ricordate?), ma con l'ultimo Renga solista a dominare la formazione.

Si precisa che Renga viene tirato in ballo non solo perché evidente ispirazione di Michele Stefanuto, vocalist dei Panicles, ma anche perché è proprio lo spirito naif e tendente al melenso dell'ultimo risvolto della carriera del cantante bresciano ad essere l'elemento maggiormente di spicco su questo "L'Alba E' L'Ora Migliore Per Tornare", perché il disco è sì rock, ma intriso di un'aria buonista, soprattutto in sede lirica, che ha del fastidioso.

D'altronde, quando il sasso vuole essere tirato nello stagno del mainstream radiofonico, e con alle spalle il produttore dei Sonohra (altra band di spessore, direi) a calibrare il lancio, ciò che si deve riuscire a fare è cercare di abbattere molti pesci, visto che la pozza è talmente abitata, che non si riesce manco più a vedere l'acqua. Ma con linee melodiche claudicanti ed una certa propensione alla ripetitività, temo non si andrà da nessuna parte, e questo nonostante alcuni elementi elettronici interessanti in fase di arrangiamento ed il lieve vento di folk acustico su "Silja". Ah, sia chiaro che si intende dal mero punto di vista dell'arte musica: in questo i The Panicles nulla tolgono e nulla aggiungono a quanto recitiamo a memoria, in ambito rock, sulla nostra penisola da oltre vent'anni; dal punto di vista delle vendite, invece, temo che la situazione potrebbe essere, potenzialmente, ben diversa.