In principio erano i Terraplane. Anzi, nel principio più antico - si parla della seconda metà degli anni '70 - erano i Nuthin' Fancy. Nel corso dei decenni la sostanza dei Thunder non è mutata, rimanendo saldamente ancorata sia alla personalità del proprio frontman, sia alla principale prerogativa della band: il live. L'anno chiave è proprio il 1989: "Backstreet Symphony", di cui sono disponibili ben cinque versioni tra deluxe e remastered, sfonda grazie alla traccia omonima e al singolo "She's So Fine".
Alla pubblicazione dell'album seguirono vari tour: tra le varie tappe estive, una località a cui i Thunder si affezionarono particolarmente - e dove furono seguitamente richiestissimi - rimane Donington (ora sede del Download Festival), nello Leicestershire. La cittadina, dall'importante risonanza storico-artistica - in loco sono situate le rovine del Castello, ex proprietà trecentesca di Thomas Chaucer, fratello del padre della letteratura inglese Geoffrey - accolse per diversi anni il Monsters Of Rock Festival.
Le partecipazioni alle edizioni del 1990 e del 1992 rivivono ora in "Live at Donington", ennesima produzione live del supergruppo: il cofanetto racchiude due CD con le registrazione delle due rispettive esibizioni, più il DVD con le scene più intense del live del '90. L'album va ad aggiungersi al già variegato elenco di dischi dal vivo dei Thunder. La particolarità, e quindi il motivo principale che attirerà i collezionisti più accaniti, sta nella presenza della video-list di tre tracce precedentemente non performate, quali "Dirty Love", "Fired Up" e "Until My Dying Day". Interessante e divertente è notare, specie durante l'ascolto del secondo CD, come la folla, memore dell'ottima esibizione del '90, partecipi attivamente alla realizzazione di alcuni brani. La compagine dei Thunder individua in quel periodo gli anni d'oro della propria carriera, ma la sensazione che le riedizioni live di altri concerti non terminino con quest'ultima pubblicazione.