Quinto album live per la superformazione prog Transatlantic, “KaLIVEoscope” è il giusto coronamento per chiudere il ciclo nuovo album/tour iniziato a inizio anno con “Kaleidoscope”, full-length che a distanza di quasi dieci mesi occupa ancora nella nostra personale classifica la palma del meno riuscito della discografia dei nostri.

Cinque album dal vivo per quattro album in studio. I conti sembrerebbero non tornare, col rischio di gettarsi su questo triplo cd dalla lunghezza, come di consueto, “spropositata”, con la più feroce vis polemica possibile, pronta a sottolinearne l’incongruenza (oltre a chidersi la reale utilità dell’opera). Tutto questo fin quando non si fa partire “KaLIVEoscope”. Sin dalle prime note di “Into The Blue” è come ritornare al fantastico concerto di Milano (per chi ha avuto l’occasione di esserci), sommersi dalla qualità sonora ed esecutiva che non accenna ad arrestarsi col passare dei minuti.

Il concerto registrato a Tilburg, di cui sono disponibili anche edizioni articolate su DVD e Blue Ray, è infatti così ben riuscito che risulta difficile “accanirsi” su un’uscita che sulla carta dovrebbe fare al caso solo degli irriducibili fan o collezionisti dei Transatlantic, ma che potrebbe fare al caso di ogni amante della buona musica. Ascoltarsi il quintetto libero di rielaborare alcuni passaggi, in una scaletta ancor più ricca rispetto allo standard del tour, e dare il meglio con la consueta maestria e coesione è sempre una grande soddisfazione per chi li ascolta, tanto da arrivare a consigliarne l’ascolto.

Tra tanti live discutibili gettati sul mercato di continuo, “KaLIVEoscope” ha almeno il pregio di essere fatto molto bene, coniugando qualità e quantità da renderlo appetibile per un possibile acquisto. Persino in tempi di spending review.