Se dovessimo valutare il disco dalla copertina, beh, il voto non sarebbe affatto alto, anzi. Ma il combo targato U.S.A., composto da ragazzacci brutti sporchi e cattivi, esattamente come non vorreste fossero i vostri vicini di casa, fortunatamente è l'esatto opposso di suddetta copertina.
Cresciuti a pane e Thin Lizzy, MC5, Blue Osyter Cult e compagnia bella, il nome dei Valient Thorr si è andato consolidando nel panorama hard rock / heavy metal mondiale, senza però riuscire a mai a fare il salto di qualità necessario per imporsi sulle scene. Old Salt potrebbe finalmente proiettare la band nel giro che conta. Si apre con Mirikuru, brano dale tinte blues / southern assai accattivante e diretto. Lil Knife e Cut And Run, rispettivamente secondo e terzo brano dell'album, devono molto al sound blues psichedelico del rock anni 70, con la voce punk del singer Valient Himself a dare quell contrasto malizioso che rende le tracce veramente interessanti. Rispetto al passato, la produzione dell'album dà una marcia in più alla band, e tracce come Warm Up e Linen Maker sembrano beneficiarne più di altre. Diciamoci la verità, nel 2016 avere una produzione eccellente non è poi cosi utopistico. Looking Glass e Jealous Gods, pezzi dai forti richiami 70's, chiudono un album che ci consegna una band in piena forma, affiatata e desiderosa di guadagnarsi un posto nel giro che conta. Posto meritatissimo perchè Old Salt è davvero un grande album.