Vena
Brucia Amore Brucia [EP]

2013, DysFunction Record Label
Alternative Rock/Elettronica

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 21/11/13

Vicoli desolati, periferie assordanti, una discoteca sottosopra. Uno scenario che, in fin dei conti, potrebbe anche far venire voglia di battere i piedi, di ballare, ma che in fondo nasconde una fragilità emotiva abbastanza palpabile. Regina indiscussa di questo sfondo è la malinconica frenesia di una Milano dei giorni nostri, che pur divertendosi contempla dalla finestra la propria solitudine. I nostri interlocutori sono i Vena, realtà nostrana dedita ad un sound figlio di un synth a cavallo tra rock e pop (indubbia la stima dei Nostri verso l'operato dei colleghi torinesi  Subsonica).

Il quartetto arriva fino a noi, con questo nuovo EP, “Brucia Amore Brucia” che già dal titolo ci fa capire di non essere davanti al classico contenitore vuoto. Ed è così che veniamo accompagnati all'ingresso della discoteca, dove tra luci ed un'ostentazione estetica ai limiti del ridicolo decidiamo di prendere qualcosa da bere. Non abbiamo ancora sorseggiato per bene il nostro drink, che proprio in quel momento un sottofondo musicale si fa avanti nell'aria, attraversato dal fare sincopato e danzereccio di un'elettronica moderna; scatta una voce che racconta la paura del mondo di una non meglio precisata Alessandra. Questa è “La Grinta”. In fretta usciamo dalla discoteca e con camminata stanca arriviamo al semaforo, dove la selvaggia “Sui Muri di Milano” rimbomba  sovrana nella notte con le sue incursioni rock. “Ti farò regali che non ti piaceranno” è la minaccia, la rabbia repressa in una title-track dalle tinte dubstep e industrial, apice dell'intero EP. Basso e batteria si rincorrono nella successiva “Il Cielo In Discoteca”, fregiata da un ritornello semplice ma efficace. L'ultima traccia, “Canzone per una Modella” è forse quella, come detto in precedenza, che va a pescare nella malinconia del capoluogo lombardo e del suo frastuono cittadino ma soprattutto umano. Una canzone più soft rispetto alle altre, che descrive l'apparente vita di un mondo estetico e plastificato dove non è certo la modella a comandare.

Mischiando sfumature musicali diverse tra loro, I Vena riescono ad accompagnarci in un viaggio breve ma reale, quanto la vita che conduciamo ogni giorno. La trasposizione di certe emozioni in musica, seppure abusata in ambienti gothic e industrial, dimostra la presenza di un talento da coltivare. Buona anche l'intenzione - soprattutto nei testi – di omaggiare il nostro cantautorato italiano. Avanti così.



01. La Grinta
02. Sui Muri di Milano
03. Brucia Amore Brucia
04. Il Cielo in Discoteca
05. Canzone per una Modella
06. La Grinta – Radio Edit

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool