È Dance, è Psichedelia, è Funky, è Jazz. È un viaggio in ascesa, verticale, verso l'alto, verso l'abisso in negativo. È Superman? In un certo senso lo è.
Timidamente si insidia nella quotidianità, detta il ritmo dell'anima, e nei momenti di bisogno esce allo scoperto da qualche cabina telefonica. Una delle tante che si possono incrociare lungo le city roads nelle discese di "Frank H. Medina (Or The Finest Taxi Service)" - chissà che servizio si tratta, bisognerebbe chiederlo alla formazione vicentina recentemente aggregata alla label padovana Dischi Sotterranei (un esempio di non rivalità provinciale che forse solo la musica riesce a generare) - o nelle oscurità di "Black Blood", in cui la melodia è luce e riporta i pensieri alle origini, alle danze primordiali fatte di verità e speranze.
L'ultima danza dei Vertical è qualcosa di semplice e dichiaratamente incompleto, poiché parte di un progetto - ancora inedito - che presto vedrà la luce. Di luce l'EP Alpha è ricco, metaforicamente e stilisticamente. Che sia dentro ognuno di noi o lassù ad indicare la più luminosa delle costellazioni, si diffonde beatamente su splendide mini-suite a base di Groove, Psichedelia e Soundtrack, custodite preziosamente - nello stesso modo in cui sono state artigianalmente registrate - in nastri da 2''. Con l'ausilio di differenti ottoni e un uso esclusivo delle voci, Alpha celebra il ritorno alle Attività - con la Alpha maiuscola, come si concede a musicisti di tale spessore - della band pupilla del James Taylor Quartet che dal 2005 al 2009 ha anche aperto i concerti italiani di James Brown nel tour "The Godfather of Soul". Rendiamo grazie.