"Visioni" si apre con "Black Days", fin da subito un'esortazione alla reazione totale, "Never Give Up" è solo uno dei messaggi che nel brano catturano il pubblico, un testo che prende le sembianze di un mental coach, tra bit accelerati, ricchezza di basse frequenze e la grinta della linea vocale.
Dalle influenze underground oltremanica alla scena underground ed anticonformista italiana degli spazi autogestiti dove la band trova la propria collocazione.
"Armonix" mantiene la carica testuale nella creazione strumentale di una rotta visionaria, dove le voci di Mari e Delli si bilanciano perfettamente, quasi una conversazione in cui l'ascoltatore viene coinvolto inconsapevolmente; mentre il brano che porta il nome dell'album spacca l'attesa fra un brano e l'altro con la forza motrice delle macchine di Mas Jd, alimentata dal timbro bright della cantante, avvolto dal groove elettronico ed un tradizionalismo nell'assolo di chitarra.
In nove tracce, tra tessiture più o meno veloci nell'esecuzione, la band riesce a trasmettere a pieno la propria identità musicale. "Ready to Shead" abbassa la frequenza dei bassi e lascia completamente la scena alla voce di Marica Bacciardi, trascinando il pubblico in un'esperienza dissolvente, attorniata dalle sonorità armoniche del chitarrista Dante Saudelli. Proprio Delli nella traccia "Odissea" ritrova i bpm del rap accompagnato da Mas Jd sempre creativo.
L'album prende il merito di tagliare un traguardo nella maratona di genere, quando la club culture nel contesto italiano fatica a trovare il proprio spazio, ogni traccia espone diverse contaminazioni, promuovendo una fusione dal risultato energico, scandita dalle frequenze dei bassi, bit rapidi e testi di grande sensibilità. Il 2017 sarà un viaggio per i Masstang alla ricerca di spazi e il progetto in cantiere di un nuovo Ep.