Con 2.534 anni di periodo orbitale, il ritorno delle due scie di Hale-Bopp nei nostri cieli è probabilmente una delle poche certezze che resta a questo mondo attuale che per certi frangenti sociali pare, a tratti di rivoluzione solare, una biglia allo sbando.
Con 70 musicisti coinvolti, il ricordo dell'eredità artistica di Daniele 'Dido' Di Domenico è stato assicurato da "Viva!", primo progetto corale di SounDido.
Il massimo comun divisore di questi due paragrafi è il 1997, anno del trionfo della cometa C/199501 e della creazione dell'omonima associazione culturale, nata da un'idea del succitato Dido, già volto dei Mazapégul. Grazie a questa iniziativa, l'Alta Val di Savio (FC) ha rinnovato l'interesse ad ascoltare la voce in musica dei suoi figli. A seguito della scomparsa di Dido, quanto da lui avviato venne quindi raccolto dai suondiders e trova compimento nella pubblicazione di questo primo opus che raccoglie i componimenti inediti di Di Domenico.
"Viva!" è leggera traslazione spaziale, su un palco ampio quanto i 5 continenti. Un percorso che inizia con l'evoluzione sonora che si riconosce nel trittico in apertura fino alla prima vera boccata di world music servita tra la canicola e i fiati protagonisti di "Sole d'Africa". Ulteriori suggestioni estere, da bazar mediorientale, vengono sublimate in "Gira Giro" che segue allo spirito controcorrente di "Sciopero".
I soundiders non sono una band ma una tribù in arte, legati insieme da radici comuni e comune slancio oltre a quell'orizzonte a cui è dedicata la self-explanatory "Il Coraggio di Viaggiare" in cui la suggestione strumentale accompagna dolcemente la narrazione vocale. La dozzina si chiude con la cascata di tasti di "Come l'Amore", in implicito messaggio che, qualsiasi sia la destinazione, l'ago della bussola tende sempre all'unica meta universale.
In attesa di ulteriori tragitti globali, magari più arditi, promossi.
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