Bombus
Vulture Culture

2019, Century Media
Hard Rock, Heavy Metal

I Bombus fanno nuovamente centro grazie a varietà sonora e arrangiamenti di livello.
Recensione di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 20/11/19

A distanza di tre anni dal precedente "Repeat Until Death", i Bombus sono tornati mettendo in campo tutta la loro imprevedibilità sonora. A partire dagli esordi, in cui si dilettavano principalmente con cover di band punk, gli svedesi hanno sempre costruito il proprio sound inserendo influenze da diversi contesti e ottenendo lavori equilibrati ed efficaci, che hanno permesso alla band di farsi notare nel Vecchio Continente. Come anticipato, non fa eccezione neanche il nuovissimo "Vulture Culture", con il quale la band ribadisce concetti già espressi, senza risultare pacchiana né noiosa.

 

L'anima punk della band non viene rimossa né dimenticata neanche in questa occasione. Seppur molti dei brani peschino a piene mani dalla tradizione rock e heavy metal, i brani sono intrisi di una furia selvaggia, che, in alcuni frangenti, riportano alla mente i Motorhead. I Bombus riescono però a miscelare ed elaborare le diverse influenze, dando vita a brani molto diversi tra di loro e difficilmente riconducibili a uno specifico movimento musicale, andando a puntare su un mix tra vecchio e nuovo, che, pur senza mostrare alcuna innovazione, riesce a colpire nel segno. A questo proposito, la band svolge un ottimo lavoro per quanto riguarda gli arrangiamenti: i singoli brani sono spesso in evoluzione e diversi elementi vengono affiancati riuscendo spesso a sorprendere in positivo.

 

Quanto illustrato è evidente fin dalla opener "A Ladder - Not A Showel", pezzo lungo e articolato che si snoda attraverso diversi generi, dalla rima parte lenta e inquietante, fino alle parti più heavy e veloci. Soluzioni più convenzionali vengono scelte in "(You Are All Just) Human Beings" e nella doppietta conclusiva composta da "Two Wolves And One Sheep" e "Felling Is Believing", mentre la parte più interessante dell'album è quella centrale. Vere e proprie esplosioni di rabbia come "In The Shadows" e "We Lost A Lot Of Blood Today", vengono intervallate da brani più pacati, ma comunque colmi di sentimenti, con una vena quasi dark. È il caso di "Mama" e soprattutto di "It's All Over, fantastica ballad a metà tra anni '70 e atmosfere gothic.

 

I Bombus mettono la firma su un altro lavoro di livello, nel quale lo stile inconfondibile della band non viene tradito, ma anzi, viene addirittura arricchito da nuovi elementi ben posizionati ed equilibrati. La ciliegina sulla torta viene messa dall'ottimo lavoro di Daniel Johansson in cabina di regia: la produzione grezza quanto basta riesce ad esaltare arrangiamenti e performance della band, dando vita in questo modo ad un album solido sotto quasi tutti i punti di vista, che potrà essere apprezzato da ogni amante di rock e metal nelle loro forme più varie. Ascoltare per credere.





01. A Ladder – Not A Shovel
02. (You Are All Just) Human Beings
03. Mama
04. It’s All Over
05. In The Shadows
06. We Lost A Lot Of Blood Today
07. Vulture Culture
08. Two Wolves And One Sheep
09. Feeling Is Believing

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