We The Kings
Stripped

2014, Ozone Entertainment
Pop Rock

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 27/11/14

Se non fosse stato pubblicato a ridosso del Natale, il quinto album di studio dei We The Kings meriterebbe un'analisi più incentrata sulla ricerca della melodia e del calore artistico che la band di Bradendon cerca di diffondere, stavolta, esclusivamente per via acustica. Perché "Stripped" - titolo già poco fantasioso rientrante tra quelli già utilizzati da artisti di alto calibro, dagli Stones a Christina Aguilera - altro non è che la versione totalmente acustica del precedente album "Somewhere Somehow", nuovo titolo qualunquista per il disco che ha lanciato la band ad altissimi livelli promozionali. Inseguendo la medesima scia, i We The Kings propongono le varie "Just Keep Breathing", "Queen of Hearts", "Find You There" con l'uso esclusivo di chitarre, pianoforti e timide percussioni, senza particolari variazioni ritmiche o modifiche strutturali rispetto alle versioni originali. Un album registrato a totale favore di Travis Clark, che attorno alla sua voce costruisce un piedistallo di armonia.

 

Le mire di "Stripped" vengono quindi presto svelate: esso è, nell'ordine, un'idea regalo per i fans, un'idea regalo in generale, una prova d'esame acustico ben superata, l'ennesima trasformazione appiattita dei soliti accordi che nel corso dei secoli continuano ad accendere un interesse. Ed è lo stesso interesse che il mondo del Punk Rock tenta di ripristinare, puntando su di sé i riflettori soffusi della semplicità.





01. Just Keep Breathing
02. Queen of Hearts
03. I Feel Alive
04. Sad Song feat. Elena Coats
05. Any Other Way
06. Art of War
07. See You In My Dreams
08. Find You There
09. Stone Walls
10. Is This the End (Bonus Track)

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