Witherscape
The New Tomorrow [EP]

2014, Century Media
Prog Metal

Recensione di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 10/12/14

Affermato produttore e attivo sviluppatore della corrente tutta Swedish di death macchiato di prog (o viceversa, a seconda dei casi), efferato growler e abile polistrumentista, Dan Swano è certamente una delle personalità più poliedriche e interessanti dell'intera corrente musicale scandinava. Nati lo scorso anno grazie alla collaborazione con il chitarrista e bassista Ragnar Widerberg e in seguito alla firma di un contratto con Century Media, i Witherscape si sono mostrati fin da subito come esauriente (di certo in misura maggiore dei più estremi Edge Of Sanity, Nightingale e Boodbath) vetrina delle tante influenze e vocazioni del musicista, regalando con "The Inheritance" uno stupendo ed equilibrato mix tra violentissime gutturalità e giri di chitarra clean sfocianti quasi nel blues, tra cadenzate cavalcate heavy e atmosferica melodicità.

 

Il mini-album "The New Tomorrow" salta all'occhio per mettere in fila, nella sua sezione centrale, tre cover di pietre miliari del metal anni '80 ("Defenders Of Creation" dei Warrior, "A World Without Heroes" dei KISS e "Out In The Cold" dei Judas Priest), reinterpretate con la rinvigorente iniezione d'energia che la produzione odierna sa dare ai classici, quando affiancata da un'indiscussa perizia tecnica e un indiscutibile gusto. Ma l'obiettivo principale dell'EP sembra essere, per il duo, quello di aprire in maniera indolore una nuova pagina nella propria carriera (che sarà riempita verosimilmente con un nuovo full lenght nel corso del prossimo anno), creando un saldo ponte che la unisca all'album d'esordio: così il cavallo di battaglia "Dead For A Day" viene riproposto in una "Dead For Another Day" che s'avvale soltanto di chitarre acustiche e di un cantato in clean che sa di AOR e che forse conferisce alla canzone (a scapito, ovviamente, della bipolare imprevedibilità del brano originale) una maggiore coesione e fruibilità; così, nell'unico inedito presente in scaletta (la title track), le dolci note di piano con cui "The Inheritance" trovava la sua conclusione vengono riprese subito in un riff avvincente e cattivo al punto giusto, che accompagna lungo una strofa e un ritornello dall'innegabile epicità (si sentono, e non poco, gli Amorphis del periodo post-"Skyforger") per sfociare nella maggiore schizofrenia dei growl e dei giri di chitarra spezzettati del bridge.

 

Qualche minuto, dunque, in cui l'estro creativo della band si conferma assolutamente fervido (oltre che ipotetica prosecuzione del sound degli Opeth di "Damnation" e "Deliverance", se per Akerfeldt e soci il tempo non fosse a un certo punto balzato indietro di una trentina d'anni... e la cosa basterebbe a parecchi per fare della band un must hear). Solo un antipastino dunque, ma di qualità assoluta: i presupposti per bissare un capolavoro su cui si è ingiustamente sorvolato, e magari per creare presto un piccolo manifesto di una vastissima corrente, ci sono tutti.





01. The New Tomorrow

02. Defenders Of Creation

03. A World Without Heroes

04. Out In The Cold

05. Dead For Another Day

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