As Everything Unfolds
Within Each Lies The Other

2021, Long Branch
Post-Hardcore

Un tuffo a capofitto nel nostro io, una schermatura di tutti quei piccoli dettagli che descrivono la nostra persona.
Recensione di Giampiero Pelusi - Pubblicata in data: 31/03/21

Dall'alto di una scala immaginaria, a cui sono aggrappate con forza tutte la migliori band del post-hardcore moderno, inizia a sentirsi uno strano rumore, scandito e preciso, proveniente dal basso: un disco dall'artwork modesto inizia a ticchettare morbosamente alla base di questa enorme struttura consolidata, pronto a scoppiare come un'ordigno ad orologeria. Li vediamo già col coltello tra i denti i giovanissimi As Everything Unfolds, volti ad abbattere e scalare la classifica del post-hardcore, che proprio in questi mesi vanta un cospicuo numero di uscite.

 

"Within Each Lies The Other" rappresenta un tuffo a capofitto nel nostro io, una schermatura di tutti quei piccoli dettagli che descrivono la nostra persona. Si può considerare come la prova di maturità definitiva del sestetto inglese, che si era già assicurato un buon successo col precedente EP "Closure" del 2018: tre tracce che erano sufficienti a porre sul tavolo, sotto gli occhi di tutti, il talento sopraffino della band del Buckinghamshire. Trascinato da singoli azzeccatissimi e travolgenti come "On The Inside" e "Hiding From Myself", che hanno spostato la levetta dell'hype verso il livello critico, "Within Each Lies The Other" è una fusione di potenza, freschezza e melodia. Il primo elemento che, ad un inziale ascolto, giunge a solleticare i timpani è, indubbiamente, la sontuosa voce di Charlie Rolfe, carismatica frontwoman della band, capace di garantire una prova eccellente per l'intera durata dell'album: "Take Me There", "Grayscale" o la conclusiva "Wither" ne dimostrano limpidamente la notevolissima estensione vocale che prende per mano tutto l'ensemble strumentale, quest'ultimo solido, ben collaudato e variegato.

 

Se la melodia è parte fondamentale e pulsante del full length, lo è, allo stesso modo, la potenza sonora, scagliata sotto le veci di un metalcore classico e piuttosto aggressivo a livello strumentale, con timide influenze djent e progressive: "Wallow" colpisce per la sua durezza, così come la più cadenzata "I'm Not The Only One", dove Rolfe dà sfoggio anche di uno scream secco e affilato, che non raggiunge, però, lo splendore straripante della sua voce naturale. L'ascolto viene tenuto costantemente ad un buon livello grazie ai ritornelli, vere e proprie perle del disco: spaziale quello di "Stranger In The Mirror", così come quello della già citata "Hiding From Myself", quest'ultima, inoltre, intercorsa da un violentissimo breakdown centrale che mette a dura prova il nostro collo.


"Within Each Lies The Other" è un lavoro coinvolgente, fresco e divertente: complice una produzione pressochè senza difetti, la band inglese compie il passo decisivo per incastonarsi nella scena nel migliore dei modi. Qualche scream di troppo, inserito in contesti non proprio adatti e qualche pezzo leggermente sotto tono ridimensionano leggermente l'entusiasmo iniziale, ma, in fin dei conti, si rivelano inezie al cospetto del prodotto finale, energico e convincente. Un ulteriore bocciolo è nato nelle fitte ramificazioni della musica inglese ed è pronto a fiorire per guadagnarsi tutti i riflettori della scena internazionale.





01. On the Inside
02. Take Me There
03. Wallow
04. Stranger in the Mirror
05. I'm Not the Only One
06. Grayscale
07. Stay
08. Let Me Go
09. Hiding From Myself
10. One Last Time
11. Wither

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