La Leggenda New Trolls & Luis Bacalov
Concerto Grosso N°3

2013, Aereostella
Prog Rock

Il terzo capitolo della trilogia, nel segno di una ricerca continua per la fantasia e l’originalità
Recensione di Arcangelo Accurso - Pubblicata in data: 15/03/13

Quando nel 1971 fu pubblicato il “Concerto Grosso per i New Trolls” il panorama musicale italiano si trovò di fronte ad uno dei primi innovativi esempi di integrazione fra musica di esplicita ispirazione classica ed elementi di espressione rock che arrivavano proprio in quel periodo direttamente dall’Inghilterra. Alla base di quell’esperimento c’erano le composizioni che Luis Bacalov ideava per il cinema, al pari di altri colleghi suoi contemporanei come Nino Rota o Ennio Morricone; su quelle musiche i New Trolls innestavano magistralmente le sonorità che gruppi come i Genesis o i Jethro Tull iniziavano a proporre con successo, corredando il tutto con testi in inglese e completando la collezione con loro brani originali. Così quell’album, concepito inizialmente come colonna sonora del film “La Vittima Designata” con Tomas Milian, divenne invece un esempio di perfetta sintesi artistica in anticipo su tutti i tempi e che oggi, a più di quarant’anni di distanza, ha accumulato vendite che probabilmente sfiorano il milione di copie.

Bacalov, che come Rota e Morricone ha vinto il premio Oscar, attinge al Barocco italiano, ad Albinoni, Stradella, Corelli fino a Vivaldi. Nel campo della musica leggera collaborava già con vari interpreti, in particolare con Sergio Endrigo, ma il clamoroso successo di pubblico e critica ottenuto coi New Trolls spinse entrambe a replicare quell’esperienza; così si giunse alla pubblicazione del “Concerto Grosso N°2” nel 1976 (forse il migliore, con chiari riferimenti anche ai Queen), e di lì fino all’ultimo episodio che esce proprio in questi giorni, “Concerto Grosso N°3”, ideale chiusura di una trilogia splendida e unica. La parte di Bacalov con tutta probabilità è stata incisa nel 1996, i brani dei New Trolls in un lasso di tempo più lungo che arriva fino ad anni più recenti. Questo capitolo conclusivo quindi ci giunge con un certo ritardo, a seguito di una gestazione editoriale un po’ travagliata. Non per questo comunque non si conferma degno delle uscite precedenti e come loro un’opera di assoluto rilievo e spessore musicale.

Visti i riferimenti storici non sorprende che la parte scritta da Bacalov abbia come protagonista indiscussa Venezia, cantata in tutta la sua maestosa atmosfera, misteriosa, mitica, magica. Nel brano iniziale spicca il flauto di De Scalzi, mai meno espressivo di quello più celebrato di Ian Anderson; negli altri brani le orchestrazioni drammatiche degli archi si fondono perfettamente alla ritmica, gli inseriti di chitarra elettrica si sovrappongo come un moderno violoncello nella parte del solista, i cantati e i cori completano opportunamente tutta la costruzione. I temi si sovrappongo e si incalzano in crescendo entusiasmanti per poi planare in improvvise quieti melodiche; l’arpa impreziosisce i toni di “Like Ophelia”, una ballata a tratti dal gusto quasi rinascimentale. “My Guitar From The Heart” è un inciso di Di Palo onestamente ben più convincente di sproloqui passati come quelli di Malmsteen. “The Magical City” riprende il tema iniziale e chiude la parte di Bacalov con uno scintillante Gianni Belleno, in un tripudio quasi rossiniano.

La parte dei New Trolls si declina su una serie di brani abbinati a dediche, nel segno della migliore tradizione della canzone d’autore italiana. Il pensiero più sentito è forse quello rivolto a Di Palo in “Per Nico”, ma non è meno significativo quello verso i soldati italiani in “Per Chi Combatte Per Noi”. Personale ed originale invece è quello di Di Palo per Freddie Mercury, al tempo stesso lirico ed appassionato; esprime invece tenerezza e senso di responsabilità il voto di “Per Tutti I Bambini Del Mondo”. “Per Lui” rappresenta forse il momento più alto della proposta, il più sentito e il più imperscrutabile. Infine gli autori hanno un posto anche per l’amore e “Per Chi Non Capisce”, riuscendo così a coinvolgere tutti senza trascurare nessuno, in un senso ecumenico che non inclina all’ipocrisia.

Nel complesso l’opera è al livello di quelle precedenti della trilogia; tuttavia c’è molta distanza di tempo e troppa acqua è passata sotto i ponti fra questo e il capitolo precedente per non pensare che l’espressività non sia cambiata offrendo sbocchi e scelte differenti. Il lavoro tuttavia esprime un’indiscussa sincerità e manifesta una ricerca continua per la fantasia e l’originalità, in maniera uniforme, per cui non si può dire che un brano si metta in evidenza nettamente sugli altri. Nessun dubbio poi che Bacalov, pur restando legato al tema, non mostri un’ispirazione ed una vena totalmente intatte. Va sottolineato infine che il lavoro va opportunamente attribuito ad una formazione che oggi si deve chiamare La Leggenda New Trolls; la precisazione tuttavia non toglie nulla all’omogeneità complessiva di un’opera che si compie unitariamente sotto lo stesso segno in un lasso di oltre quarant’anni, malgrado gli avvenimenti e i cambiamenti.



01. The Mythical City
02. Oh Venice
03. Storm In Venice
04. Like Ophelia
05. My Guitar From The Heart
06. The Magical City
07. Per Nico
08. Per Chi Combatte Per Noi
09. Per Freddie
10. Per Tutti I Bambini del Mondo
11. Per Lui
12. Per Amore
13. Per Chi Non Capisce

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