Austra
Olympia

2013, Domino Records
Elettronica/Pop

Recensione di Antonio Conte - Pubblicata in data: 19/06/13

Che cosa avete fatto?”.

Basterebbero queste quattro parole, citando l'opener del disco preso in esame, per descrivervi l'ascolto di “Olympia”, seconda prova discografica per i canadesi Austra.

Dopo il successo di critica dell'esordio “Feel It Break”, che si reggeva su un'ottimo revival new wave/synth-pop, dopo l'acido spin-off dei Trust ad opera della batterista Maia Postepski, la leader Katie Stelmanis annuncia “Con questo album abbiamo scoperto il ritmo” e il piatto è servito. Intendiamoci, il ritmo nella musica degli Austra c'è sempre stato (ne sono un esempio le ottime “Lose It”, “The Beat and the Pulse” e “The Villain”), solo che in questo caso si è deciso di cambiare rotta, e di passare dalle influenze dark degli anni '80s a quelle dance-y dei '90s.

Su tutte “Painful Like” si guadagna il titolo di miglior brano del lotto, grazie a beat ipnotici e groove in crescendo, ma il resto convince a metà. Nemmeno il singolo “Home”, pur essendo un buon brano, riesce a farsi apprezzare a pieno, proponendo uno scontato pop melodico che proprio non riesce a decollare. Spazio dunque a momenti tipicamente dance-floor (lo strepitoso finale di “What We Done?”) fino a divagazioni elettroniche (“Reconcile”), passando per episodi ricchi di pathos e atmosfera che si tradiscono quando ricercano ossessivamente sterili ritmi catchy (“You Changed My Life” e “We Become”, che convince solo nel ritornello). Per farla breve, dodici tracce egregiamente confezionate e, rovescio della medaglia, zero anima. E quello che mina il lavoro nel complesso, poi, è la vera mancanza di novità, dal momento che tutto ricorda pericolosamente soluzione già proposte da altri, Florence + the Machine e Bat for Lashes in primis.

Troppa fiducia mal riposta o solo un disco di transizione in vista del capolavoro? Domanda semplice, risposta impossibile. E anche se ci si ritrova alla fine con un compitino ben fatto, l'amaro in bocca resta. Un po' come quando a scuola la maestra ti dice che sì, sei bravo e hai talento, ma forse dovresti applicarti di più.



01. What We Done?
02. Forgive Me
03. Painful Like
04. Sleep
05. Home
06. Fire
07. I Dont' Care (I'm A Man)
08. We Become
09. Reconcile
10. Annie (Oh Muse, You)
11. You Changed My Life
12. Don't Hurt Me Know

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