Atmosfere parigine e balcaniche cantate in tedesco, disegnate con sapienza italiana e l’irriverenza degli esordi. Il talent scouting targato Universal colpisce ancora e non si lascia scappare il puro talento di Nadja Maurizi, artista ibrida dalla poli-nazionalità che conferisce a “Ding!” la qualità che ci si aspetta con la sua voce accogliente e gli accordi della malinconia. È questo, dopo l’EP autoprodotto del 2010, il primo album della (o dei) Bottega Glitzer, uno di quei nomi che suonano bene dappertutto, e non si fa riferimento solo alla denominazione della formazione: il gruppo romano abbraccia più generi, come vuole la regola del primo disco, condensando undici brani in una combinazione di Soul e Folk dai risvolti a tratti riflessivi o tristi, a tratti allegri e dinamici. L’unicità della fisarmonica fa il resto, ovvero colma i vuoti della standardizzazione, conferendo la dimensione viaggiatrice, itinerante, alla frizzante compagine. “Ding!” è retrò, e dallo sguardo al passato la Glitzer ha già iniziato a muovere i primi passi verso un roseo futuro. Sperando che la dimensione della Bottega non venga ampliata in una sorta di industria, godiamoci questo singolare esempio di songwriting nazionale.
Bottega Glitzer
Ding!
2014, Leave Music/Universal
Pop/Folk