Matinée
These Days

2014, Neon Tetra Music
Indie Rock

Recensione di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 01/01/15

Dalle rive dell'adriatico al lungofiume del Tamigi: partiti dall'Italia per calcare la strada dei propri idoli e dei propri ispiratori (influenze ben chiare e mai nascoste, con i Franz Ferdinand omaggiati già con il proprio nome), i Matinée si sono con merito iscritti nell'albo dei pochi i cui sogni non sono naufragati in un dignitosissimo ma poco musicale impiego in un bar dell'East London. Tra concerti nei locali più in vista della Londra indie, e apparizioni da opening act di band d'assoluto rilievo (Daughter, o The Lumineers) i quattro ragazzi sono riusciti a farsi largo come pochi altri, fino ad arrivare alla prova da dentro o fuori: "These Days", primo full lenght della giovane carriera, giunge come fondamentale discriminatore per il futuro della band, chiaro indicatore del fatto che si abbia a che fare con un'autentica new sensation o con un fenomeno del tutto transitorio.

E l'apertura dell'LP non potrebbe essere migliore, con le architetture complicate e gli elementi in parziale antitesi ma sapientemente miscelati di "Bigger Picture": piace il pre-chorus con il basso in ottima evidenza, piace il ritornello che è un po' danzereccio e un po' sa di Editors. Su tale linea si continua, con l'easy-listening romantico e leggero di "White Lies", o con l'accattivante title-track, animata da tonalità ariose e ottimistiche a la U2. Di rivoluzionario, sia chiaro, c'è poco e nulla, ma è apprezzabile il gusto con cui si pesca dalle pietre miliari dell'indie rock, rimescolando le carte il giusto che basta per non essere opache riproposizioni di quanto s'è già sentito: convincono eccome la malinconia e le azzeccate comparse di delay di "Nobody Like Me", o al fiero progredire acustico e alle sorprendenti trombe della splendida "If You're Gone" (per chi scrive, highlight dell'intero lavoro).

Produzione impeccabile (a opera di Tony Doogan, già trovatosi a lavorare, tra gli altri, con i Mogwai) e collaborazioni invidiabili (Chris Geddes dei Belle & Sebastian alle tastiere) completano un'opera che fa gridare al miracolo se si considera la nazionalità di chi l'ha realizzata. Qualche ingenuità, in realtà, rimane (un uso a volte poco azzeccato di tastiere o l'atteggiamento esageratamente frivolo di una "City Lifestyle"), ma nulla che possa intaccare la massima fiducia da riporre in quest'interessante band.



01. Bigger Picture
02. White Lies
03. These Days
04. Said I
05. City Lifestyle
06. All The Good Fellas
07. Nobody Like Me
08. Missing Pieces of a Jigsaw
09. If You're Gone
10. 40 Years Old

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