Black Sabbath: gli anni d'oro rivivono in "Masters Of Reality"
Stefano Cerati riscopre la storia della celebre band heavy metal in un libro che porta il marchio qualità della Tsunami Edizioni


Articolo a cura di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 03/12/12
I Black Sabbath il più grande equivoco della storia del Rock? "Master Of Reality", non solo un disco entrato di diritto negli annali, ma ora anche un libro (con l’aggiunta della "s", Masters) interamente dedicato ai Black Sabbath dell’era Ozzy (la formazione originale, 1969 – 1978), si propone come un testo ai limiti del costituzionale che cercherà di celare segreti e sfatare i miti del decennio che ha partorito una delle più grandi heavy metal band di tutti i tempi. Erano satanisti? Oppure pacifisti convinti che indagavano sul metafisico?

Stefano Cerati, dopo aver intervistato tutti i membri di quella band dal 1996 al 2010 e pubblicato i rispettivi articoli su Flash, Rumore e Rock Hard, si occuperà di identificare le tematiche predominanti che hanno caratterizzato la storia del gruppo e di commentarle nero su bianco su un libro che porta il marchio di qualità della Tsunami Edizioni.

Pensate al paradosso geodetico di quel 1970: dal sole di una terra calda come la California, nel pieno della stagione degli amori e degli hippie, alla ferma decisione di volersi cimentare con una musica oscura dai testi lugubri, spettrali… in perfetta controtendenza. Il libro parte da qui, da questo concetto sviluppato alla perfezione dal preparato giornalista che suddividerà il suo elaborato in nove capitoli: quelli che coincidono coi primi 8 dischi delle rock star di Birmingham, da “Black Sabbath” a “Never Say Die!”, e un ultimo dedicato alle bonus track.

specialebs_mor_tsunami_2012_02Ogni album è inizialmente introdotto con cenni storici e curiosi particolari fino al momento clou, quello dello svisceramento testuale brano per brano, prima riportati nella versione originale in inglese, poi tradotti in italiano e infine opportunamente commentati. Il libro scorre molto velocemente e vi accorgerete della sua validità quando vi ritroverete a pronunciare la frase di rito “ah, questo proprio non lo sapevo!”, e lo terminerete con la certezza di aver acquisito e metabolizzato nuove e intriganti informazioni necessarie, a parere di chi scrive, non soltanto per conoscere meglio gli stessi Black Sabbath ma accrescere il vostro stato di cultura generale sul topic “musica”.

La domanda nasce spontanea: ci sono controindicazioni? Se proprio vogliamo cercare l’ago nel pagliaio, possiamo e dobbiamo informarvi dell’assenza ingiustificata di una fotogallery: qualche scatto promozionale tra una disanima di un disco e l’altra, anche se non inedito, ne avrebbe aumentato l’appeal oltre che il valore intrinseco del libro stesso che, in ogni caso, è e resta interessante per i suoi contenuti altamente significativi.

Se siete alla ricerca di un regalo di Natale economico (15 euro) e di sicuro successo, siete nel posto giusto.

E tanti auguri Ozzy.


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