ANTEPRIMA: ascolta lo streaming di Móðurástin
Debutto dei Katla, band di Guðmundur Óli Pálmason, ex batterista dei Sólstafir


Articolo a cura di SpazioRock - Pubblicata in data: 25/10/17

I Katla, così battezzati in omaggio a uno dei più grandi vulcani attivi d'Islanda, nascono all'apice delle carriere di Guðmundur Óli Pálmason e di Einar Thorberg Guðmundsson in altre band. Essi tessono una potente trama in cui il basso e la chitarra, le melodie e la densità atmosferica tipica del black metal incontrano un potere oscuro.

 

 

L'album di debutto dei Katla, "Móðurástin", mette a fuoco il sound della band, pesante e orizzontale, nato da una costola del duo musicale. In uscita il 27 ottobre 2017 su etichetta Prophecy, "Móðurástin" è il prodotto di un progetto artistico olistico che combina la musica con la poesia e l'arte visuale.

 

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L'Islanda, paese dei contrasti, è una terra in cui il fuoco e il ghiaccio coesistono e in cui gli inverni sono compensati dall'estivo sole di mezzanotte. Ogni canzone composta dai Katla emana carattere e mantiene al tempo stesso un'interconnettività globale. Presi singolarmente, i brani sono i tasselli individuali del viaggio che i Katla definiscono con il loro debut album. Le radici black e doom da cui Guðmundur ed Einar provengono incontrano in "Móðurástin" la sperimentazione con i sintetizzatori degli anni Ottanta e con il rock ‘n' roll, fino a costruire un disco atmospheric rock/metal.

 

"Móðurástin", traducibile in "Amore di una Madre", è un titolo apparentemente inusuale per un album metal, ma i Katla sono diversi. Le loro liriche sfiorano temi che in qualche modo sembrano essere connessi gli uni con gli altri: l'abisso della mente, il desiderio dell'estate durante i cupi mesi invernali e, in seguito, il ritorno della primavera. In particolar modo, i Katla narrano la dura lotta per la sopravvivenza e di come la vita dell'individuo non sempre vi prevalga. La stessa copertina ritrae, su uno sfondo rosso, i dettami della famiglia e i legami tra la vita e la morte intrecciati con la natura indimenticabile dell'Islanda. L'amore e il sacrificio della Madre ci hanno permesso di passare attraverso generazioni e condizioni estreme come la carestia, la fame e il freddo.

 

Dunque, cosa vi è di più tenace dell'amore di una madre? "Nulla", dichiara la band. "Non vi è odio né lussuria o avidità che possano contrastare tale sentimento".

 

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Tracklist

01. Aska
02. Hyldýpi
03. Nátthagi
04. Hvila
05. Hreggur
06. Kul
07. Móðurástin
08. Dulsmál




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