Alzino la mano i lettori che conoscono i Rammstein. Bene, ora alzino la mano coloro che oggi associano o che in passato hanno associato il gruppo tedesco al movimento politico antisemita universalmente conosciuto come Nazismo. Tanti, vero? E se per sfatare il mito vi dicessimo che lo storico manager dei Rammstein, tutt’ora nei ranghi, è di colore?
Questo è soltanto uno, ma forse il più importante degli argomenti di cui l’esperta in materia, Kyt Walken, si prenderà carico di sviluppare nel corso di un libro “rognoso” come può essere quello incentrato su un gruppo così enigmatico, sfuggente e imperscrutabile. “Du Hast” è il titolo di uno dei brani più famosi dei Rammstein e anche titolo dell’opera in questione, un testo impegnativo e distante anni luce dalle biografie che Tsunami Edizioni è solita proporci. Vediamo perché.

Il cuore del libro c’è, ma sta da un’altra parte. Dovete anzitutto sapere che la Walken ha scritto due tesi di laurea dedicate al celebre regista tedesco Rainer Werner Fassbinder, ed è da sempre interessata ai testi dedicati agli Anni di Piombo e alla Repubblica di Neimar. Storie e studi che l’hanno condotta ai Rammstein e alla madre di tutte le domande: come può aver raggiunto, un gruppo tedesco che canta in tedesco, un successo immenso nonostante l’immagine drammatica che la Germania si porta dietro da quasi settant’anni? La risposta non c’è e non ci sarà, ma partendo da un viaggio nella DDR (Deutsche Demokratische Rupublik) e attraversando il pensiero dei Rammstein fino ai giorni nostri, Kyt proverà a tracciare alcune interessanti ipotesi. Il centro del tomo è la mente di Till Lindemann, frontman del sestetto teutonico, autore di testi che all’apparenza sembrano scarni e alla portata di tutti, ma che in realtà nascondono prevalentemente messaggi sociali di grande impatto. “Non parliamo della violenza. Siamo strettamente contro la violenza e la sua propagazione: vogliono inquadrarci in un clichè, quello del controverso”. Necrofilia, solitudine, paura, carnalità, sangue, fuoco e sadomasochismo sono solo alcuni degli espedienti utilizzati per arrivare a temi quali l’americanizzazione e il dominio americano nel mondo, il matrimonio, la violazione dell’innocenza, lo stupro, l’omosessualità, il Cristianesimo. “Non abbiamo mai scritto una canzone politica nella nostra vita e probabilmente non lo faremo mai”, ma su questo punto avremmo di che dubitare…
"Du Hast" è, sinteticamente, un libro che vivisezionerà, brano per brano, quasi tutti i testi scritti sin qui dai Rammstein e non solo: indagherà sulle immagini dei video-clip dei singoli e cercherà di farvi conoscere la band guardandola da un punto di vista estremamente diverso dal solito, svelandovi i segreti che si nascondono dietro ad una lingua di così difficile comprensione e ad immagini controverse.

Ci sentiamo di consigliarne la lettura alla fetta di fan e di lettori a cui la superficie non basta mai, la lettura del libro non è soltanto impegnativa come sopracitato, ma a tratti anche noiosa: ciò non significa che non incamererete informazioni necessarie alla comprensione definitiva della superpotenza tedesca, ma che per ottenere il risultato farete più fatica del necessario. E da sempre sostengo che la lettura di un libro debba essere puro piacere: per qualcuno “Du Hast” non lo sarà, per tanti altri... si.