Flogging Molly: "In the same old mess, singing drunken lullabies"
Il celtic punk della band di Dave King sta per tornare a infiammare l'Italia


Articolo a cura di Isadora Troiano - Pubblicata in data: 09/06/17
I Flogging Molly sono una band nata proprio per fare festa al pub. Ovviamente in stile irlandese. Non c'è possibilità di mantenere ferma neanche una sola parte del corpo durante un loro pezzo o di non desiderare una fresca pinta di una corposa birra scura. Uno dei motivi per cui non vediamo l'ora che tornino sui nostri palchi è che, ormai da vent'anni, la loro energia incontenibile infiamma le platee di tutto il mondo: perché, diciamolo, il loro punto di forza è il live.


floggingmollyspecialeartwork1Ed è infatti con un live che la band fa il suo esordio discografico, cosa già di per sé molto singolare: siamo nel 1997 e Dave King, da ex hair metaller anni '80 con la band Fastway, e dopo la breve avventura col progetto del gruppo Katmandu, è già da qualche anno insieme al primo nucleo dei Flogging Molly, ovvero il chitarrista Ted Hutt, il bassista Jeff Peters e la violinista Bridget Regan. Insieme suonano celtic rock in un pub di Los Angeles, il Molly Malone. Pian piano, la band ha messo insieme un repertorio niente male. Così decide di registrarlo e nasce il loro album d'esordio: "Alive Behind The Green Door" è appunto un disco registrato dal vivo, proprio nel pub losangelino, e comprende brani che entreranno, successivamente, negli album in studio della band, come "Swagger" e "If I Ever Leave This World Alive".

 


La risposta è positiva, tanto che si fanno notare dalla SideOneDummy Records, ma in breve la band cambia quasi totalmente formazione: entrano Dennis Casey alla chitarra, Matt Hensley alla fisarmonica, Bob Schmidt a mandolino e banjo e Nathen Maxwell al basso. Nel 2000 i nostri debuttano con "Swagger", il primo disco in studio della band per la suddetta casa discografica.

 

floggingmollyspecialeartwork2Nel 2002 esce il lavoro che farà il loro successo: "Drunken Lullabies", che contiene alcune delle canzoni più famose del gruppo, come la title track, le già citate "Swagger", "If I Ever Leave This World Alive" e "What's Left of the Flag". Questo è infatti il primo dei dischi della band a entrare nella Top 200 di Billboard ed è l'album che li fa conoscere al pubblico al di fuori della scena underground, tant'è che il successivo "Within a Mile From Home" (2004) raggiunge la ventesima posizione della classifica di Billboard e la prima per quanto riguarda il genere alternative.


La fama dei Flogging Molly è fortemente coadiuvata dai loro concerti, che li portano a consolidare sempre più il proprio seguito: la base rock corredata dagli incalzanti ritmi tipici della musica popolare irlandese, con tanto di violini, fisarmoniche, flauti e mandolini, rendono ogni show una vera e propria baldoria, come si sa fare solo nella verde terra dei leprecauni e della Guinness.

 

floggingmollyspecialeartwork3Con "Float", il loro quarto album in studio, uscito nel 2008, i Flogging Molly debuttano al quarto posto della classifica di Billboard e vengono rapidamente portati sui palchi di tutto il globo. La band capitanata da Dave King ha evidentemente preso la strada giusta per raggiungere un pubblico sempre più ampio, e anche le successive uscite, un secondo disco dal vivo, "Live At The Greek Theater" (2010) e l'album in studio "Speed Of Darkness" (2011) non fanno che confermare e allargare la fan base del gruppo.
Mentre manca sempre meno al prossimo concerto in Italia, al fianco dei colleghi Dropkick Murphys, i Flogging Molly hanno appena pubblicato il loro nuovo album "Life is Good": uscito lo scorso due giugno, l'attesissimo disco è un'ulteriore prova convincente dell'ormai consolidata formazione; registrato a Dublino, "Life is Good" è stato prodotto da Joe Chiccarelli (produttore di band come U2 e White Stripes) e ha già ricevuto consensi dalla critica.

 

Insomma ci sono tutte le premesse per uno show epico in quel di Sestri Levante il prossimo 12 luglio: tutti pronti a scatenarsi e in alto le pinte, slaìnte!




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