Duff McKagan - It’s So Easy e altre bugie
Nuovi dettagli e punti di vista su una tipica rock story a stelle e strisce, fatta di grandi successi e fallimenti, agghiaccianti eccessi e successive redenzioni.


Articolo a cura di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 14/03/14

Un chirurgo dagli occhiali spessi spiegò l'operazione a cui mi avrebbe sottoposto. Avrebbero dovuto asportarmi la parte superiore del pancreas, tagliarla via e ricucire tutto. Poi sarei stato in dialisi per il resto della mia vita. Recuperai le ultime forze per sussurrare al medico del pronto soccorso: "uccidetemi". Continuavo a implorarli. "Vi prego, uccidetemi. Uccidetemi e basta. Uccidetemi, Vi prego". (Duff McKagan)

 

Il minimo comune denominatore delle rock star sembra essere, a volte, la redenzione o peggio ancora la patetica preghiera di incontrare il creatore: troppo difficile soffrire pene e conseguenze di una vita condotta tra gli eccessi di droga e alcool, perché i soldi possono comprare tutto tranne la salute. Come nelle più classiche favolette a stelle e strisce, oggi siamo a raccontare le gesta dell'ennesimo uomo che può urlare al mondo intero "ce l'ho fatta, sono vivo". Stiamo parlando del bassista originale dei Guns N' Roses, Duff McKagan, che non si è lasciato sfuggire l'opportunità di cavalcare l'onda della moda odierna, ovvero le biografie che raccontano tutto ma proprio tutto della vita segreta delle rockstar, e autorizza la pubblicazione di "It's So Easy e altre bugie", libro edito in Italia da Chinaski Edizioni (che ricordiamo per aver rilasciato qualche tempo addietro le "memorie" di Nikki Sikk racchiuse nei claustrofobici "Heroin Diaries"). Ebbene, nonostante una premessa che lascerebbe presagire l'esatto contrario, il libro di Duff è ben scritto, ben tradotto, scorrevole e intrigante quanto basta per divorarlo in pochi giorni.

 

Il libro parla delle vicende personali extra-musicali di Duff e della sua visione della macchina da soldi Guns N' Roses, narra le vicende che dal 1984 in poi l'hanno portato a cercare impiego come aiuto cuoco nella steakhouse Black Angus di Northridge (ci sono persino un paio di ricette) alle stravaganze della Sunset Strip "e come con l'imminente arrivo di "Appetite For Destruction" mi ritrovai a non aver nemmeno più bisogno di un lavoro: avevo 7.500 dollari in una busta dentro uno stivale, saremmo entrati in uno studio per incidere un disco e saremmo andati in tour."

 

duffmckaganitssoeasyealtrebugie_speciale_2014_02Interessante la sua visione sull'evento che accomuna tutti i racconti e i libri che parlano dei Guns, i ritardi epocali di Axl Rose, dandogli peso a sufficienza ma ammettendo che nessuno del gruppo si è mai sentito in dovere di chiedergli spiegazioni, e dichiara: "Axl era diventato un dittatore davanti al quale tutti, tecnici, promoter e anche il manager, tremavano dalla paura." "It's So Easy", composto da 63 capitoli, può essere suddiviso in due macro-argomenti: la prima parte è dedicata effettivamente all'ascesa dei Guns N' Roses coi particolari agghiaccianti degli abusi alcolici e del consumo di droghe nelle quali "Slash e il suo silenzio si sono rifugiati in risposta al comportamento di Axl", e la seconda inerente la redenzione di Duff McKagan che, pur mantenendo un rapporto stretto con la musica formando i Loaded e i Velvet Revolver, ritroverà il piacere e il gusto di vivere le cose semplici della vita, aiutato dallo sport, dalla famiglia e dall'istruzione scolastica.

 

"Erano anni che non facevo esercizio fisico. Ogni mattina mi alzavo coi muscoli doloranti. Ma i crampi mi risollevavano lo spirito. Non lo spirito inteso come umore, ma il mio spirito vero e proprio: il copro era talmente segnato dagli abusi che lo spirito era l'unica cosa che mi manteneva a galla, era tutto quello che mi rimaneva."

 

Commovente il capitolo dedicato all'incontro casuale con Axl dopo tredici anni di silenzio assoluto durante il quale "gli mostrai le fotografie delle mie figlie. Quello che ho fatto nel passato resta nel passato, non dimentico quello che è successo ma lo disseppellisco per riuscire ad affrontare meglio il presente. Stavo covando risentimento o rabbia?". Sensazionalista e romanzato come da americana tradizione, "It's So Easy" è una lettura che si inserisce a compendio di quelle realizzate dagli ex compagni di viaggio di Duff. Un libro come detto piacevole che non aggiungerà molto a quanto già in circolazione da anni, ma un altro eccellente punto di vista che riuscirà a rispondere ad alcuni dei tanti "perché" della tormentata storia di una delle rock band più amate (e maledette) di tutti i tempi.

 

"Avevo raggiunto il mio rifugio mentale e avevo capito che non c'era bisogno di spade. La fiducia in se stessi era un'arma. Tutto quell'addestramento al combattimento, mi accorsi, era servito a consentirmi di non combattere."




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