A River Crossing - Forsaken
Al secondo album in studio, la band svizzera mette insieme diverse basi solide, riuscendo ad estrapolarne uno stile personale.


Articolo a cura di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 28/03/21

Volenti o nolenti, ci troviamo in un periodo storico in cui risulta difficile riuscire a sorprendere suonando un genere come il post-rock. A fronte di un successo mainstream che ancora fatica ad arrivare (per quanto i Mogwai siano comunque riusciti a portare "As The Love Continues" al primo posto in UK), negli ultimi anni il panorama underground si è ingrossato e affollato sempre di più, ma anche considerando questi aspetti, sono ormai poche le band in grado di portare grosse varianti ad un sound di fatto basato ancora su quello dei mostri sacri di inizio anni 2000; tra queste, possiamo annoverare gli A River Crossing.

 

Con queste premesse il quartetto svizzero pubblica, con Antigony Records, il secondo album "Forsaken", andando a esplorare diversi lidi musicali, pur provenienti da una matrice comune. I tratti tipici del post-rock vengono infatti affiancati a sfuriate alternative rock e delicate sfumature shoegaze, risultando sempre in composizioni dall'alto tasso emozionale. Non mancano passaggi più corposi e granitici, che vanno quindi a formare un mix irresistibile con le linee vocali orecchiabili e melodiche. Su queste premesse si basa l'opener "Ashes", costruita sul magnifico lavoro dietro alle pelli, capace di dare una marcia in più ad ogni brano. "Hidden" si basa prevalentemente sulla tradizione post-rock, mentre in pezzi come "Torn", "Death" e "Spines" è l'interpretazione vocale che riesce a dare molte sfumature diverse al sound espresso dalla band. In chiusura, troviamo invece tutta la più articolata "Tar", che fin dai primi riff serrati, passando per le strofe melodiche e passaggi più ruvidi, si fa notare per l'ottimo lavoro di arrangiamento.

 

L'aspetto per cui si fa maggiormente notare "Forsaken" è la capacità degli A River Crossing di creare un panorama sonoro che mette insieme diverse basi solide, riuscendo ad estrapolarne uno stile personale. Ci troviamo davanti ad una band che dosa bene le proprie influenze e che percorre con sicurezza la strada davanti a sé: mentre ci godiamo "Forsaken" sarà interessante provare a capire quale direzione prenderanno in futuro.

 




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