Phantom Elite - Titanium
Suoni moderni e massicci permeano il secondo album dei "Phantom Elite"


Articolo a cura di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 23/01/21

Nati alcuni anni fa dal sodalizio tra il chitarrista Sander Gommans (ex After Forever) e la cantante Marina La Torraca (famosa per aver prestato diverse volte la voce durante gli show degli Avantasia), i Phantom Elite, tornano con un nuovo album sotto l'egida di Frontiers, a 2 anni dal debutto "Wasteland", che già aveva lasciato intravedere diverse potenzialità. Questo secondo lavoro, intitolato "Titanium", mostra una band affiatata e in grande forma, capace di mettere in fila 11 brani coinvolgenti e tiratissimi.

 

L'album affonda le proprie radici nell'alternative metal più moderno, prendendo leggeri influenze dal symphonic, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto vocale. La Torraca si dimostra comunque una cantante molto versatile e, pur essendo l'album molto compatto, riesce a dare diversi spunti e interpretazioni ai brani, eliminando in questo modo fastidiose sensazioni di déjà vu. Dal punto di vista strumentale, i momenti di pausa sono molto pochi: i brani mostrano per lo più i muscoli, basandosi su una sezione ritmica solida e nervosa e su riff pesanti e veloci. Da questo punto di vista i brani più incisivi sembrano essere l'opener "Conjure Rains", "Worst Part Of Me", con il growl di Stef Rikken, e "Deliverance", ben introdotta dall'intermezzo "Haven". Porta ottimi risultati anche la collaborazione con Amanda Somerville in "Silver Lining", mentre la titletrack si erge a brano migliore del lotto, grazie alla propria imprevedibilità.

 

Se cercate un album alternative metal dai suoni moderni, con brani a tratti pesanti come macigni, che non disdegni comunque la giusta dose di melodia, non perdete tempo: "Titanium" è esattamente quello che fa al caso vostro.

 




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