Concerto del Primo Maggio 2019: diritti, lavoro, musica, ideali
Aprirsi al nuovo risulta la scelta vincente e l'occasione per avvicinare i giovani alle tematiche sociali


Articolo a cura di Simone Zangarelli - Pubblicata in data: 24/04/19

Tematiche sociali importanti, continuità nella conduzione, musica d'autore ma soprattutto un cast rivolto sempre più a un pubblico di giovanissimi. Questa la ricetta per la 29esima edizione del concerto del Primo Maggio, come ogni anno presentato alla conferenza stampa di Viale Mazzini, alla presenza dei conduttori Ambra Angiolini e Lodo Guenzi, del direttore di Rai 3, Stefano Coletta, del direttore artistico, Stefano Bonelli, e dei Segretari Confederali dei sindacati CGIL, CISL e UIL, che da sempre patrocinano l'evento. "La 29esima edizione sarà una festa incentrata sulla lavoro, sui diritti e sulla musica" ci tiene a precisare il direttore di Rai 3, che a partire dalle ore 15.00 fino a mezzanotte trasmetterà in diretta da Piazza San Giovanni. Rispetto agli anni scorsi, da quest'anno si guarda all'Europa con sguardo ancora più attento, perché, come sostiene il Segretario confederale CGIL, "si vuole un'Europa diversa fatta di lavoro, diritti e stato sociale". E infatti il Primo Maggio a Roma è la "festa del popolo, di chi lavora e di chi vuole costruire la propria identità tramite il lavoro", ci tengono a sottolineare i sindacati, ma sempre con la massima attenzione verso i giovani. Sarà infatti un'edizione che guarda a chi vuole entrare nel mondo del lavoro e a chi tenta di emergere tramite la musica: "chi sale sul palco deve parlare ai giovani" risponde alla nostra domanda Lodo Guenzi sull'impegno civile che gli artisti dovrebbero suscitare in questa occasione, "c'è l'esigenza di raccontare il mondo fuori e soprattutto le tematiche del lavoro". Non mancheranno ampi spazi informativi, appuntamenti istituzionali e la lunga diretta, trasmessa anche da Rai Radio2, on air in diretta live e social dal backstage del Concertone.

 

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Un'edizione sempre più ricca di artisti emergenti, ma anche di volti importanti come il super ospite Noel Gallagher con i suoi High Flying Birds. Tra i grandi nomi anche Daniele SilvestriSubsonica e Negrita, mentre è tra le nuove fila dell'indie e del rock alternativo che il cartellone di quest'anno trae la sua linfa vitale: Carl Brave, Coma Cose, Canova, Eugenio In Via di Gioia, Gazzelle, La Rappresentante Di Lista, Motta, Pinguini Tattici Nucleari. A questi si aggiungono Achille Lauro, Anastasio, Bianco ft. Colapesce, Ex-OtagoFast Animals And Slow Kids, Ghali, La Municipàl, Manuel Agnelli ft. Rodrigo D'Erasmo, Omar Pedrini, Rancore e The Zen Circus. Inoltre sono stati annunciati durante la conferenza stampa anche Fulminacci, Izi, Lemandorle, Eman, Dutch Nazari, La Rua e L'Orchestraccia, che vanno a completare il cartellone dei 31 artisti che si alterneranno sul palco del Primo Maggio a Roma. "Il cast è stato realizzato in continuità con quello dello scorso anno", spiega Bonelli, "è un momento molto positivo per la musica in Italia. Molti artisti ci hanno chiesto di esserci, è segno che abbiamo lavorato bene in questi ultimi anni. Lavoriamo per includere la musica attuale evidentemente è stata una scelta ci ha premiato. È importante che il Primo Maggio faccia da traino alle nuove tendenze. Anche noi contribuiamo a raccontare il nuovo e a segnalare artisti nuovi che poi riescono ad avere un successo su scala nazionale". (fonte: Rockol)

 

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Andranno a completare il cast ufficiale anche i tre vincitori del contest del Concertone: I Tristi, Giulio Wilson e Margherita Zanin, di cui il vincitore assoluto di 1M NEXT 2019 verrà proclamato sul palco. Anche Ylenia Lucisano (artista selezionata da DOC LIVE), Ferdinando (vincitore del Barezzi Contest), Walter Celi (vincitore di Arezzo Wave 2018) e Punto.EXE si esibiranno sul palco del Primo Maggio. Si prospetta dunque un'edizione fresca e più audace delle precedenti, capace di riportare l'attenzione del pubblico su temi sociali importanti come la sicurezza sul lavoro, la parità salariale, i contratti nazionali e l'accesso più semplice al mondo del lavoro. Tutto ciò sarà reso possibile dall'impegno di ogni artista, ma anche dei conduttori e di tutto lo staff Rai, che insieme ai sindacati organizza da quasi trent'anni una festa con l'intento di far riflettere e creare un'identità di classe.

 

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Proprio riguardo all'avvicinamento dei giovani alla lotta per i diritti si è soffermato il conduttore e cantante dello Stato Sociale, Lodo Guenzi: "La costante sottovalutazione dei giovani e dei giovanissimi è uno dei problemi di questo paese, in realtà ne sanno a volte più dei grandi e si accorgono che queste band stanno raccontatdo la società attorno e danno un punto di vista su cosa significhi avere o non avere un futuro."

 

"Non rovinerei processi culturali con delle regole, ma queste possono arrivare solo molto dopo che lo scenario culturale ha preso il suo spazio" ha commentato il cantante in merito ai cambiamenti nell'industria musicale. "Detto ciò la questione del talent, per esempio, non è tanto legata alla gara, ma al fatto che ogni anno in questo paese escono sette o otto autori di canzoni che si prendono una grossa fetta di pubblico, quindi c'è voglia di sentire non come canti, ma come scrivi. L'unica speranza è un nuovo tipo di industria musicale, che qualcuno componendo un pezzo in cameretta o suonando nel locale sotto casa cambi le regole che ci sono attorno e quando le cose succedono e seguono il corso naturale non è mai una cattiva notizia."


Cosa aspettarsi da questa ventinovesima edizione del Primo Maggio? Lodo Guenzi ci ha risposto: "Da questa edizione mi aspetto una festa vera, perché quando sai perché sei su un palco non hai bisogno di raccontarlo, puoi lasciarti andare alla festa. Manca ciò in questo momento nel nostro paese, far saltare una piazza di 200 o 300 mila persone con scritto sopra il palco ‘lavoro, diritti, stato sociale'. Dice già tutto".




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