Dave Grohl ha recentemente ammesso durante un’intervista con Amanpour And Company il suo timore all’idea di dover parlare della morte dell’ex cantante dei Nirvana, Kurt Cobain, all’interno del suo libro “The Storyteller”, uscito ad inizio mese.

The storyteller book cover

Le dichiarazioni di Dave Grohl.

Alla domanda sul perché avesse deciso di scrivere per ultimo il capitolo sulla sua morte, il cantante dei Foo fighters ha dichiarato:

Perché avevo paura di scriverlo. Una cosa è scrivere di come ti mettono i punti quando hai 12 anni o di portare i tuoi figli al ballo papà-figlia, un’altra è scrivere di qualcosa di cui hai parlato a malapena anche con persone a te vicine. Voglio dire, ho rivelato alcune cose in quella storia che non ho mai detto ai miei amici più cari.

Grohl ha ulteriormente dichiarato:

Prima di tutto, sapevo cosa la gente voleva che scrivessi. Penso che le persone abbiano molte domande senza risposta – come me. Così ho deciso di scrivere in un senso emotivo molto più ampio – il processo di perdita o dolore e lutto, e come questo differisca da persona a persona. Sì, è stato difficile da scrivere.

Il libro contiene una serie di aneddoti a partire dall’età di diciotto anni nei sobborghi di Washington DC, racconti sulla sua militanza come batterista all’interno dei Nirvana fino ai giorni con i Foo fighters. Durante la sua presentazione a New York, Grohl si è rimesso dietro una batteria ed ha suonato uno dei brani più iconici dei Nirvana, “Smells like teen spirit”. La tappa di New York è stata una delle cinque organizzate in tutto il mondo.

Ultimamente il frontman dei Foo fighters ha fatto parlare di sé in ambito letterario anche per la sua apparizione in CBeebies Bedtime Stories della BBC, leggendo il libro per bambini di Ringo Starr, “Octopus’s Garden”, nell’episodio di venerdì 8 ottobre dello spettacolo.

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